Pillole di Note: Focus sull’etichetta Universal Music
Pillole di Note: Focus sull’etichetta Universal Music
Questo mese la rubrica di grande appeal, ‘Pillole di Note’, ossia mini recensioni di alcune colonne sonore che variano dalle solite nostre classiche recensioni di lunghezza più o meno mutevole, va a rianalizzare l’etichetta internazionale Universal Music ed alcune sue divisioni (Walt Disney Records, Decca, Polydor, Deutsche Grammophon, etc.): (https://www.universalmusic.it/popular-music/):
Joe Hisaishi
Joe Hisaishi – A Symphonic Celebration - Music from the Studio Ghibli films of Hayao Miyazaki (2023)
Deutsche Grammophon 488 1223
CD 1: 10 brani – Durata: 1h 20’38”
CD 2: 2 brani – Durata: 06’53”
Chi non conosce Joe Hisaishi fa peccato. Battute a parte apocalittico-religiose, chi non sa chi sia questo compositore giapponese possiede un’enorme lacuna nel suo bagaglio cine-musicale e in particolare di collezionista e fruitore frequente di colonne sonore. Hisaishi nella sua lunga e fertile filmo-discografia annovera due connubi tra i più importanti (e, senza esagerare, leggendari!) nella storia della Settima & Ottava Arte: sette pellicole con Takeshi Kitano e undici film d’animazione con Hayao Miyazaki, i registi più celebri e celebrati non soltanto in Giappone. In patria lo venerano al pari di Miyazaki cosa che accade nel medesimo modo con John Williams e Steven Spielberg negli Stati Uniti (e non solo); e non a caso cito il compositore di E.T. e Lo squalo dato che Hisaishi è considerato da sempre il ‘John Williams nipponico’ per quel suo sinfonismo rigoglioso e spaziante tra i generi con estrema e colta disinvoltura, tematicamente riconoscibile e cantabile sin dal primo ascolto, immediatamente entrato nell’immaginario collettivo, non meno rilevante – anzi sul podio dei valori da portare a testa alta, a parte – come per Williams – tutti i riconoscimenti ricevuti di grandissimo valore sia in patria che al di fuori – stimato nell’ambito discografico da etichette di gigantesco prestigio, come in questo caso specifico dalla Deutsche Grammophon, la quale ha finalmente riconosciuto il fine, superbo e meraviglioso stile compositivo del Maestro Joe Hisaishi, pseudonimo di Mamoru Fujisawa (Nagano, 6 dicembre 1950).
Per John Williams la notissima etichetta discografica tedesca, qualificata nella produzione di dischi di musica classica, facente parte del gruppo Universal, ha realizzato “Across the Stars”, “John Williams Live in Vienna”, “Violin Concerto n. 2 and Selected Film Themes”, “John Williams - The Berlin Concert” (da noi tutti recensiti), e per Hisaishi produce per la prima volta questo doppio CD, un reale florilegio dalle mille e mille ancora preziosità esecutive, oltre quelle compositive già largamente identificate in tutto il mondo, “Joe Hisaishi – A Symphonic Celebration - Music from the Studio Ghibli films of Hayao Miyazaki”, che, nemmeno dovrei dirvelo visto lo scontato risultato più che ottimale, dalla qualità audio sconvolgente, da reiteratissimo godimento ascolto dopo ascolto dopo ascolto.
Del sodalizio tra Miyazaki e Hisaishi, in qualità di arrangiatore, pianista virtuoso (dalle pregiatissime sfumature jazz) ed eccellente direttore alla testa della strepitosa Royal Philharmonic Orchestra, vengono esposte sotto forma di suite sinfonico-corali, in ordine non cronologico bensì sparso, Nausicaä della Valle del vento, Laputa: il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro, Kiki – Consegne a domicilio, Porco Rosso, Princess Mononoke, La città incantata, Il castello errante di Howl, Ponyo sulla scogliera e Si alza il vento. I solisti di volta in volta presi in causa arricchiscono l’eccellenza della performance di leitmotiv iconici come non pochi nella storiografia cine-musicale e citarli diviene il minimo: The Bach Choir e The Tiffin Choirs diretti da Mark Austin, l’aggraziata e portentosa soprano Grace Davidson, la tromba solista di Phil Cobb, il violino solista di Stephen Morris, il mandolino solo di Avi Avital, la vocalist Mai Fujisawa.
Non bisognerebbe in casi come questo album doppio, da possedere ad ogni costo nella propria collezione, soffermarsi su un brano piuttosto che su di un altro, perché tutti graziati dalla Divinità dell’Arte del Comporre, però, essendo tutte riesecuzioni di classici della musica applicata alle immagini, con nuovi arrangiamenti da parte del suo medesimo creatore, voglio (e mi obbligo) citare la versione swing-jazz di Porco Rosso, il possente eroismo cappa e spada korngoldiano dell’intro di Ponyo sulla scogliera e la pucciniana delicatissima parte centrale del capolavoro (più del pluripremiato La città incantata) Il castello errante di Howl, massima espressione del Joe Hisaishi compositore per il Cinema. Il secondo CD contiene due pezzi di altrettanta valenza reinterpretativa: “Merry-Go-Round of Life” da Il castello errante di Howl e “One Summer’s day (The Name of Life)” da La città incantata, entrambi logicamente ritenuti i master pièce di Miyazaki.
AA.VV.
Lang Lang – The Disney Book (2022)
Deutsche Grammophon 485 7421
CD 1: 14 brani – Durata: 54’46”
CD 2: 13 brani – Durata: 41’04”
Accostate il più popolare pianista classico del globo alle più popolari melodie della Fabbrica dei Sogni di Walt Disney e otterrete un doppio album Deutsche Grammophon da ascoltare tutto d’un fiato, esaltandosi brano dopo brano. Al pianoforte il quarantunenne cinese di fama mondiale Lang Lang, affiancato dalla notevolissima Royal Philharmonic Orchestra diretta da Robert Ziegler, esegue i classici d’animazione di ieri e di oggi della celeberrima Casa del Topolino, a partire da La Bella e la Bestia a Il Re Leone passando per Cenerentola, Mulan, Coco, Pinocchio, Biancaneve e i sette nani, Il libro della giungla, Soul, Encanto, Frozen, Tarzan, Aladdin, I tre porcellini, Cars, Dumbo, Ecco il film dei Muppet (con i noti pupazzi di Jim Henson mossi da burattinai), e il capolavoro misto animazione e live action Mary Poppins. Il tocco leggiadro, rispettoso degli originali e virtuosamente elegiaco di Lang Lang dona a tutte le cover di temi scritti dai più grandi compositori della Settima Arte al servizio di papà Walt Disney – vedi, tra i tanti, gli autori di spicco, perfino baciati dall’Oscar, quali Alan Menken e i fratelli Richard M. e Robert B. Sherman – qualcosa che si potrebbe definire poeticamente divino, musicalmente universale e immaginificamente ‘oltre’; qualità che solo un eccelso interprete riesce ad infondere sulle performance e susseguentemente trasmettere a chi lo ascolta. Ogni album che vede al piano Lang Lang rasenta la perfezione ed anche questo si può comprendere tra i suoi migliori in assoluto. E gli estimatori delle colonne sonore disneyane non rimarranno delusi, anzi saranno colti da illuminante godimento ad ogni traccia, cercando di scovare (come ha fatto chi vi scrive) quelle variazioni, quelle deviazioni, quelle improvvisative genialate esecutive che fanno sì che questo sia un doppio CD da acquistare ad occhi chiusi. Guest Star musicali d’eccezione: Andrea Bocelli in Tarzan, Jon Batiste in Soul, Sebastiàn Yatra in Encanto, il chitarrista Miloš in Coco, Gina Alice in Pinocchio.