04 Giu2009
The Visitor
Jan A. P. Kaczmarek
L’ospite inatteso (The Visitor, 2008)
Varèse Sarabande VSD-6890
18 brani – Durata: 54’01”
Una vocazione classicista, quella della soundtrack, che si palesa in primis con i titoli dei brani (che usano terminologia tecnica, come Overture o Etude), richiamo alla passione musicale che attraversa tutto il film.
Significativo l’uso del pianoforte, a partire dall’iniziale “The Visitor Overture”, notevole concentrato di nostalgica dolcezza, e da “Walter’s Etude No.1”, cui bastano poche note – sull’accompagnamento degli archi – per una sensibile esplorazione psicologica dell’universo del protagonista.
Molto malinconico, ma di forte impatto emotivo, è “The Loneliness”; più cupo “Walter Feels Alive Again”, suite per archi in cui s’inserisce, ancora una volta, il piano.
Mutano l’atmosfera carica dell’OST diversi pizzicati, ora vagamente esotici (“Looking At The Liberty Statue”), ora dallo spirito più moderno (“Back To The Detention Center”). “Tarek Arrested”, poi, si apre con un’indistinta e straniante sonorità su cui s’inseriscono poche note degli archi.
Efficace sintesi dello spirito dell’opera arriva con il brano “Walter Driver Through New York”: pezzo per pianoforte su regolare ritmo in quattro quarti, valida espressione del procedere della guida del protagonista così come dell’inevitabile scorrere, fra le situazioni più diverse, della vita.