08 Ott2008
Corazones de mujer
Enrico Sabena
Corazones de mujer (2008)
Warner Chappel Music 5051442877755
28 brani (23 di commento + 5 canzoni) - Durata: 55’18”
In una Torino multietnica si incrociano le vite di Shakira, il miglior sarto di vestiti arabi, e di una futura sposa a cui lui deve confezionare il vestito: Zina. La ragazza, costretta a sposare un uomo che non ha mai visto, confida a Shakira di non essere più vergine. Zina è disperata perché sa bene che nel mondo arabo non è permesso avere dei rapporti sessuali prima e fuori dal matrimonio. Shakira, che da travestito conosce perfettamente i divieti che regolano la sessualità nel mondo arabo, decide di accompagnare la ragazza in Marocco dove potrà farsi ricostruire chirurgicamente la verginità. Iniziano così questo lungo viaggio a bordo di una vecchia Alfa Romeo spider, ma sarà soprattutto un viaggio alla ricerca della propria identità nel tentativo di riconciliarsi con il Paese d’origine. Corazones de Mujer (titolo che strizza l’occhio ai film di Almodovar), ovvero “cuori” di “donna”, un plurale con un singolare perché uno dei personaggi raccoglie sia un uomo che una donna, quindi due cuori in uno solo. I registi italianissimi, Davide Sordella e Pablo Benedetti, hanno firmato questo film con lo pseudonimo di “Kiff Kosoof” che in arabo vuol dire “eclisse” (per indicare tutte le persone che hanno partecipato al film) ed hanno diretto in maniera magistrale gli attori non professionisti (d’altra parte sono stati allievi del regista inglese Mike Leigh alla London International Film School, famoso proprio per il suo lavoro con gli attori). Il risultato è un bel film realizzato con un budget di soli 50.000 euro e che ha avuto un ottimo riscontro di critica nella sezione Panorama della Berlinale 2008. La colonna sonora è opera di Enrico Sabena che propone brani in parte ispirati alla musica tradizionale marocchina, ma con contaminazioni di musica classica ("Chopin’s Memory") e jazz proprio perché le tematiche affrontate sono internazionali. I brani realizzati in stretto contatto con i registi rappresentano perfettamente questo viaggio alla ricerca della libertà e della rivincita femminile. Non a caso lo score inizia con un pezzo che assomiglia molto ad un lamento. Il risultato è un’opera toccante, soprattutto in brani malinconici come “The Sacrifice” e “The Consolation”. Ma la musica vuole andare oltre il film rappresentando la sofferenza e la speranza di un’intera umanità con canzoni interpretate in diverse lingue a partire dalla drammatica “Kamata Mariyam” cantata in arabo. Troviamo inoltre: “Travel” cantata in Occitano (lingua delle valli tra il Piemonte e la Francia), “Ven kerida ven amada” cantata in Ladino Sefarditico (lingua parlata dagli ebrei spagnoli delle origini), "The Forbidden Fruit" cantata in Aragonese. L’ultima traccia del CD, decisamente più pop e leggera, è “Woman to Be” interpretata da Soler.