04 Giu2010
Corri uomo corri
Bruno Nicolai
Corri uomo corri (1968)
Digitmovies CDDM 095
33 brani – durata: 52’13’’
Bruno Nicolai ha impreziosito la pellicola con una colonna sonora di notevole spessore, ricca di sfumature etniche ed eroiche. Il CD, frutto dell’operazione di recupero condotta dalla Digitmovies, vede il ripristino di ben quindici brani del tutto inediti che arricchiscono una precedente editio minor della CAM risalente agli anni Novanta.
La prima traccia è occupata dalla canzone militante “Espanto en el corazon” cantata con grande pathos dallo stesso Milian; finora non era mai stata pubblicata su CD ed è proprio quella che sentiamo mentre scorrono i titoli di testa a cura di Lardani, con pagine di giornale, immagini trattate e disegni legati alla rivoluzione. Buona parte della OST ruota attorno a questo tema dalle venature messicane, svariate volte reiterato in forme sia strumentali che corali. In situazioni più delicate, come quando Ramirez recita a Cuchillo una poesia sul Messico, lo possiamo ascoltare condensato in un commovente breve interludio per chitarra classica (“Corri uomo, corri”); in altre più disimpegnate, come nella scena in cui Cuchillo vaga per il pueblo, c’è invece una versione per chitarra e il fischio inconfondibile di Alessandro Alessandroni (“Allegro Cuchillo!”).
Lo score prosegue con altri temi che il compositore romano ha scritto ispirandosi ad alcuni personaggi del film. Per Dolores, la donna di Cuchillo, abbiamo un festoso mariachi per coro femminile (“Tema Dolores”), presente anche in versione lenta per chitarra (“Una donna innamorata”); per Reza, bandito che cerca di sfruttare gli ideali rivoluzionari unicamente per arricchirsi, viene usato un brano drammatico dissonante per archi e fiati (“Bandidos”); per Penny Bannington, una ragazza membro dell’Esercito della Salvezza invaghitasi di Cuchillo, la scelta cade su un bel motivo nostalgico prima per coro femminile su base chitarristica (“Sepoltura”), poi per oboe e chitarra (“Liberazione di Cuchillo”), infine per chitarra, archi e coro (“Americana”).
Se sporadici sono gli episodi di puro commento, spazi di maggiore rilievo sono dedicati alle sequenze d’azione e a quelle epiche, descritte le prime da archi incalzanti (“Cuchillo fugge”), le seconde da uno sviluppo di convincenti fiati deguellizzanti (“La sfida” e “Duello”). Chiudono la variegata tracklist “La libertà trionfa (finale)”, euforica esposizione orchestrale a ritmo di frusta del tema iniziale, ed una versione più canonica di “Espanto en el corazon” cantata da Peter Boom.
Più volte ci siamo espressi in termini lusinghieri sugli spartiti del compositore romano e per Corri uomo corri non possiamo che confermare quanto asserito. Certo, è qui evidente ed innegabile l’influenza di Ennio Morricone, ma questo vale per tutti i musicisti che si sono confrontati con il genere. In più, in tale circostanza come in tutte le altre, Bruno Nicolai ha saputo dare un tocco personale ad una cifra stilistica ormai consolidata, distinguendosi in particolare per la raffinatezza delle melodie.
Grazie dunque alla Digitmovies per averci restituito, ampliato e migliorato nella qualità del suono, uno dei capolavori del Maestro e del patrimonio del western all’italiana!