10 Giu2010
L’ultimo crodino
Scritto da Daniela Zacconi. Pubblicato in Cinema
Giuseppe Fulcheri
L’ultimo crodino (2009)
Rhino Warner Chappell
18 brani + 2 bonus track - Durata: 35' 38”
È una vicenda tragicomica (realmente accaduta) quella che sta alla base del film di Umberto Spinazzola
L'ultimo crodino, che tratta l'assurdo caso di due improvvisati rapitori (decisi – per non far male a nessuno – a trafugare un morto) con umanità, ironia e una leggerezza di tocco venata da profonda amarezza.
Perché i due incapaci malandrini (impersonati da Ricky Tognazzi ed Enzo Iacchetti) hanno la bella pensata di trafugare la salma del finanziere e presidente di Mediobanca Enrico Cuccia, dando vita a un caso ben più grande di loro: paradossale e complicato insieme. E a questo complesso intreccio di situazioni narrative e stati emotivi rende giustizia con garbo il compositore Giuseppe Fulcheri, autore della brillante colonna sonora. Fulcheri, un passato variegato che spazia dal pop (ha scritto per Oxa, Alexia e Neri per Caso) al musical (
Rodolfo Valentino e
Tootsie) alla televisione (
La Uno bianca e
Cinecittà), ha saputo ideare un racconto musicale in piena regola in cui – sono parole sue – spazia «
tra blues e country con qualche incursione nello “spaghetti western“, un po' alla Tarantino, per aggiungerci una qualche ironia». Lo score è di volta in volta scanzonato (“L'ultimo crodino”, dove svetta la tromba solista di Alberto Lauro e l'inconfondibile “fischio” di Mario Lenzi, elemento caratteristico del tema principale del film), poetico (“La lettera di Pes” affidata alla lirica voce del pianoforte di Ilaria Galassi), carico di suspense (“Dove sta la bara”) e non privo di garbato sarcasmo (“La scommessa”). Chiudono la raccolta i bonus track “Minha casa” cantata da Deborah Johnson e “My World” interpretata da Sasà Flauto (anche autore di entrambi i brani).
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