Film Pop Anni ’90
Matteo Marino, Eva Cabras e Simone Stefanini
Film Pop Anni ’90 (2023)
Becco Giallo
Pagg. 448
22 euro
https://www.beccogiallo.it/
A volte ritornano…e sempre più alla grande! I famigerati (in senso benevolo e goliardico) Matteo Marino & Simone Stefanini, stavolta affiancati dalla quota rosa Eva Cabras (oltre alle collaborazioni di sei critici e le pregevoli illustrazioni di Federica Carioli, con copertina straordinaria di Jacopo Starace), si ripresentano sul mercato librario con un altro capolavoro, il prosieguo del volume “Film Pop Anni ’80” (da noi recensito), di cui parlammo entusiasticamente; cosa che rifaremo anche stavolta, visto che leggere (ancor meglio assaporare come un cibo prelibato o degustare come un buon vino d’annata) questi tre scrittori & compagnia bella va ben oltre il semplice aspetto di godimento cinefilo, rimembrato titolo dopo titolo, con aneddoti e pareri annessi e connessi.
Qui la vera magia della lettura sta nel fatto che ogni film – questa volta pellicole quali, citando random tra le molte recensite (forse più giusto, analizzate in maniera sui generis e geniale), Titanic, Forrest Gump, Pulp Fiction, Pretty Woman, Ghost, Il silenzio degli innocenti, Matrix, Jurassic Park, Il grande Lebowski, Fight Club, Edward mani di forbice, Balla coi lupi – come accadde per i mitici Ottanta, è letteralmente spulciato (il modo in cui praticano l’un l’altro i babbuini, anche se tale raffronto/metafora potrà disgustarvi a prima lettura, però il senso della meticolosità d’approccio di (re)visione, ricerca, scrittura e ascolto delle soundtracks relative c’è tutto, pertanto calzandogli a pennello) in ogni sua struttura con suddivisione in capitoletti già ampiamente e simpaticamente usati come escamotage brillante nel libro anteriore – dall’annuncio della preparazione del film sino alla sua uscita (una vera intro), nascita dell’idea e messa in scena (“Buoni e Cattivi”), trama e svolgimento (“Cuore”), risultati e conseguenze (“Icona Pop”), la colonna musicale (“Playlist”, sezione che fa gola alla nostra testata e di conseguenza a voi lettori), ennesima visione dopo l’uscita in sala (“Rewatch”) e infine, alla scoperta dei set dove è stato girato (“Mappa”) –, che sono la chicca assoluta ed il motivo del nostro voto alto.
La verità è che libri così sul cinema, stesi con tale competenza, passione ed intelligenza comunicativa non comune, ve ne sono sempre meno, anzi forse rintracciabili con una luce fioca in fondo al tunnel, di conseguenza possederli e leggerli, fagocitandoli con entusiasmo, è un dovere piuttosto che un consiglio da chi vi scrive. La dimostrazione ulteriore, se ancora ve ne fosse bisogno dopo cotanta motivazione ivi scritta, la riportiamo in queste estrapolazioni di alcune disamine, soprattutto in riferimento ai capitoli che più ci riguardano, quei superlativi “Playlist”: da Pretty Woman <<Vivian se ne va e durante il tragitto, in sottofondo ma nemmeno troppo, suona “It Must Have Been Love” dei Roxette. Bene, lì abbiamo visto piangere anche gente che si è fatta il carcere duro, Hells Angels con lo sguardo di ghiaccio, mercenari per cui la vita umana vale meno di uno sputo in terra>>; da Ghost <<Oooooh my love my darliiiing…tutte le coppie degli anni ’90 hanno tentato la carta “Unchained Melody” per San Valentino, alcune hanno addirittura provato a fare corsi per la creazione di manufatti in creta…>>; da Balla coi lupi <<Beh, senza John Barry la bellezza dei paesaggi non strappa il cuore, la caccia al bisonte non esalta, l’amore tra Dunbar e Alzata con pugno non scatta, le lacrime non scendono>>; da Titanic <<E pensare che Cameron era contrario. <<Metteresti forse una canzone al termine di Schindler’s List?>>, era la sua obiezione. James Horner, consapevole che sarebbe stato impossibile convincere il regista argomentando (doveva farlo emozionandolo), chiese a Celine Dion di registrare in tutta segretezza un demo a partire dal tema sentimentale del film a cui Will Jennings aveva aggiunto le parole. Una demo era una cosa che la cantante non faceva ormai da anni, e non c’erano garanzie, ma stimava Horner e la canzone sembrava bellissima. Ci stette>>.
Il resto ve lo andate a leggere e siamo più che certi che resterete ‘illuminati’, perché libri come questo sono lampadine che accendono maggiormente e gioiosamente il cinefilo cine-musicale che vi è in ognuno di noi. Buona lettura!