Mondo Exotica - Suoni, visioni e manie della rivoluzione Lounge
Francesco Adinolfi
Mondo Exotica - Suoni, visioni e manie della rivoluzione Lounge (2021)
pp. 640, 1° ed.
Marsilio Editore - Contemporanea/Cartabianca
978-88-297-1053-9
19,00 euro
https://www.marsilioeditori.it/libri/scheda-libro/2971053/mondo-exotica
Il giornalista e autore radiofonico Francesco Adinolfi (classe 1960), vera eminenza dei generi sonori tra i più diversificati, ci fionda in totale modalità immersiva e ancora una volta, a vent’anni dalla prima edizione (oggi riveduta, ricorretta, ampliata e resa ancor più succulenta con tante primizie da rimanerne entusiasti), in questo portagioie letterario-musicale composto (è proprio il caso di dirlo!) da lounge music, exotica, jazz criminale, spy music, easy listening, space age pop, library music, colonne sonore italiane e straniere di genere, nu jazz, electro swing e chi più ne vuole elencare ne elenchi. Una nuova edizione che nella discografia estesa possiede uno di quegli eccezionali punti di merito da rendere questo libro una guida decisiva, coinvolgente e unica nel suo genere di musiche, mode e manie pazzoide di un movimento culturale e sonoro che odiernamente non ha perso nulla del suo fascino, già preponderante sin dalla sua nascita negli anni ’50. Il tutto scritto ed enucleato con passionalità inclusiva e colta leggerezza esaminativa in modo tale da far comprendere quell’intricato e seducente sottobosco (che forse tale non lo è affatto, anzi ‘spumeggiante’ in prima linea) della rivoluzione Lounge, come sottolinea il sottotitolo del poderoso volume, scandagliandone ogni singola cellula sonora, ogni sfumatura culturale e sociale del passato e del continuo revival del presente, fissazioni e pensieri che hanno travalicato il concetto stesso del medesimo termine musicale. Pensate che con la sola edizione in inglese di “Mondo Exotica” (Duke University Press 2008), Adinolfi si è aggiudicato nel 2009 l’ARSC Award for Excellence in Historical Recorded Sound Research.
Lounge è una parola di derivazione inglese, che letteralmente significa atrio o salotto, e nei cinquanta viene associata, e soprattutto ‘pensata’, da alcuni discografici, compositori e musicisti alla musica da trasmettere in sottofondo nelle hall degli alberghi e nei locali più eleganti, durante occasioni mondane tra un drink e l’altro e futili chiacchierate. Questo genere musicale ha il principale obiettivo, attraverso la composizione di leitmotiv rassicuranti, leggeri e incantevoli perfino dolcemente ballabili, di richiamare in chi lo ascolta la sensazione di trovarsi in un posto tranquillo come, ad esempio, isole paradisiache da sogno o altri ambienti dove lo stress non è di casa.
Come accennato poco sopra, questo volume scandaglia ogni struttura e contenuto sociologico-musical-culturale facendo sì che – come prescinderne? – l’autore si soffermi ampiamente su quei compositori di musica applicata alle immagini che hanno (anche in territori estranei al genere in esame) utilizzato stilemi del lounge e compagnia associata o derivativa nel Cinema e in TV; tipo, uno su tutti tra i Nomi che ne hanno fatto quasi la quintessenza del suo comporre, Piero Umiliani (Svezia inferno e paradiso, La legge dei gangsters, La ragazza dalla pelle di luna, Smog, etc.) eppure non dimenticando titolati e ultrapremiati compositori quali, proseguendo con i nostri italici autori, Gianni Ferrio, Nico Fidenco, Alberto Baldan Bembo, Luis Bacalov, Stelvio Cipriani, Sandro Brugnolini, Ennio Morricone, Riz Ortolani, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli, Franco Micalizzi, etc. etc. etc., passando agli stranieri come John Barry, Quincy Jones, Vic Mizzy, Monty Norman, Henry Mancini, Carl Stalling, Michel Legrand, Francis Lai, Johnny Mandel, Roy Budd, Burt Bacharach, etc. etc. etc. Le colonne sonore che vengono citate, esaminate, narrate aneddoticamente appartengono ai generi più disparati – dal western allo spy movie, dal comico al poliziesco, dal thriller all’horror e via elencando sottogeneri affiliati – così esaminando il panorama a noi tematicamente più stretto con novizia di dettagli, divenendo fondamentale per chi vuole conoscere a menadito il Lounge ed i suoi derivativi nella Settima Arte e nella sorella minore, la TV.