Missing in Action
Jay Chattaway
Rombo Di Tuono (Missing In Action - 1984)
Intrada Special Collection Volume 91
19 brani – durata: 73’57’’
Tra le numerose uscite che nell’anno che volge alla conclusione hanno confermato ancora una volta il valore dell’etichetta di Douglass Fake, che sia per la bellezza delle pagine composte o per mero valore collezionistico, Missing In Action (in Italia Rombo di Tuono) occupa senza ombra di dubbio una delle posizioni privilegiate.
Primo indimenticabile episodio di una delle tante serie di film interpretate dal celebre Chuck Norris nel ruolo dell’eroe moderno, coraggioso e imbattibile, Rombo di Tuono racchiude tutti quegli elementi che nel cinema di guerra degli anni ’80 si sono espansi a macchia d’olio, dando vita a numerose pellicole post-vietnam di varia natura e qualità, imponendo la figura del militare americano come nuovo cavaliere senza macchia e senza paura.
Composte da Jay Chattaway (Invasion U.S.A., Silver Bullet), le musiche del film diretto da Joseph Zito tracciano un primo percorso nell’evoluzione delle colonne sonore per il cinema action degli anni ’80, staccandosi in buona parte dalle fondamenta che il Maestro Jerry Goldsmith aveva eretto con i suoi Capricorn One e First Blood.
Chattaway, che per semplice casualità o ironia della sorte era stato in passato compositore di musica per le bande della marina statunitense, entra a far parte del progetto Missing In Action in uno stadio decisamente avanzato della produzione, la quale gl’impose solo tre settimane per terminare il suo lavoro, giusto in tempo per l’uscita del film nelle sale.
La situazione pressante spinse l’autore a sviluppare un metodo di lavoro modulare, nel quale separò le incisioni dei crescendo e gli ostinato interpretati dalla sezione d’archi dai movimenti più poderosi e roboanti, affinché potessero essere mixati al meglio durante le fasi conclusive del montaggio.
Trattandosi di un film in cui gli effetti speciali esplosivi ed assordanti si contrapponevano a lunghe sequenze d’attesa, il musicista decise di lavorare molto sui sintetizzatori, ottenendo così un prodotto ibrido sì, ma che manteneva separate le due componenti, in modo tale da ottenere un commento eroico e sinfonico nelle sequenze action ed un sottofondo più pastoso e sintetico in quelle più cupe e silenziose.
Fin dalle prime pagine si può notare l’intenzione dell’autore di ricreare musicalmente l’ambiente che circonda i personaggi del film: “Jungle Battle and POW Flashback” è il primo esempio di questo approccio; attraverso il drammatico ostinato, sporadicamente rafforzato dalle trombe, si carpisce la componente ritmica, marziale e pressante, che si fonde all’intreccio pastoso e opprimente delle componenti sinfoniche, sfociando in un movimento estremamente teso, nel quale i timidi rimandi al tema principale, esposto nel brano “Main Title”, richiamano l’eroismo dei soldati impegnati nella battaglia.
In netto contrasto con la componente eroica, di natura prettamente sinfonica, interviene l’opprimente atmosfera di “Courtroom”, fondamentalmente sintetica. Questo tipo di commento diviene un elemento ricorrente nella produzione di Jay Chattaway, il quale fa delle angoscianti atmosfere uno dei suoi marchi stilistici più riconoscibili, specialmente nell’utilizzo per il cinema horror (come in Silver Bullet).
All’interno delle sequenze più complesse e articolate, come la lunga suite “Hotel Escape”, l’autore sviluppa approcci sintetici e non che nel corso degli anni diventeranno fonte d’ispirazione per molti dei musicisti hollywoodiani. Alcune delle soluzioni sintetiche infatti verranno riprese e interpretate in un modo più personale nell’action Commando, con Arnold Schwarzenegger protagonista, dove James Horner contribuirà a rafforzare questo genere di commento musicale.
In effetti si può dire che Chattaway abbia in un certo senso introdotto una via alternativa, ben differente da quella indicata da Jerry Goldsmith, nello sviluppo di score action, favorendo la nascita di composizioni musicalmente meno ricche e curate dal punto di vista timbrico, ovvero assai semplici nella concezione di base, sostituendo le atmosfere taglienti e inquietanti di “Escape Route” o “Mountain Hunt” da First Blood (Rambo) con lunghe sequenze sintetiche, “The Cab”, poderose interpretazioni di basso elettrico, “Goons Follow Braddock”, e pulsanti tastiere.
Elemento che l’autore invece non tralascia mai, mantenendo vivo il suo animo patriottico, è la tromba; che si tratti infatti delle timide e sporadiche presenze in “Hotel Escape” o delle più poderose entrate in “Closet Attack”, lo strumento ricopre sempre il ruolo più caratteristico ed elegante dell’intera partitura, riuscendo ad impreziosire tanto i passaggi più frenetici e caotici, come l’imponente “Boat Escape”, quanto le più delicate e in parte anche stereotipate sequenze drammatiche e romantiche di “Woman With Child”, soprattutto grazie all’intervento ben dosato e di natura prettamente celebrativa.
Missing In Action rappresenta egregiamente l’aspetto musicale tipico di Jay Chattaway alla musica da film durante gli anni ’80; si manifesta senza troppe complicazioni per quello che è, un componimento basato principalmente sull’incastro tra le varie componenti, che di tanto in tanto permette alle varie parti di sovrastare le altre, imponendo di volta in volta la propria natura, che si tratti dell’eroismo (gli ottoni), la tensione (i sintetizzatori) o le interminabili sequenze action (gli archi).
Reputare il lavoro di questo artista uno stadio embrionale di quello che è diventato poi lo standard per autori quali Hans Zimmer, Mark Mancina e altri ancora non sarebbe eticamente corretto, ma concettualmente non si discosta molto da quello che è stato poi il lavoro svolto della MediaVentures per le pellicole d’azione degli anni ’90.
Gioca sicuramente a suo favore l’elemento novità, ovvero l’avvento della tecnologia elettronica al servizio della musica, che è stata capace di coinvolgere, ammaliare e affascinare numerosi autori, dai più modesti ai talentuosi, divenendo talvolta anche l’unico elemento utilizzato all’interno di una partitura (dettaglio questo che non vuole essere una critica al mezzo, bensì all’utilizzo dello stesso).
Jay Chattaway, che negli anni ’90 è stato vincitore dell’Emmy per il suo contributo nella serie Star Trek: The Next Generation, regala al mondo della musica da film una colonna sonora (più precisamente una serie di colonne sonore) che nel corso degli anni è divenuta un vero e proprio cult, tant’è che la Intrada ha dedicato una generosa porzione delle sue prestigiose collane alla pubblicazione delle opere di questo autore per le pellicole interpretate da Chuck Norris.
Edita con una tiratura limitata a sole 1000 copie, Missing In Action vanta ben 73 minuti di musica, offrendo l’opera integrale per uno dei lavori anni ’80 più attesi dagli appassionati del genere.
Purtroppo lo scarso numero di copie prodotte ha favorito fin troppo rapidamente il tutto esaurito, lasciando a bocca asciutta molti estimatori dell’autore.
Corredato dalle interessanti note di John Takis (appassionato di musica da film e collaboratore occasionale della Intrada) e le curiosità sulla realizzazione tecnica, il riversamento di alcuni effetti elettronici incisi esclusivamente in mono e la pubblicazione, a cura di Douglass Fake, l’album resta una pietra miliare nella storia della musica da film, specialmente nello studio della sua evoluzione durante la decade più ricca d’innovazioni tecnologiche: gli anni ’80.