01 Set2009
The Boat That Rocked
AA.VV.
I Love Radio Rock (The Boat That Rocked, 2009)
Mercury Records LC00268
2 CD - 36 canzoni
Durata: CD 1 52’08”, CD 2 59’01”
La voglia di libertà e di trasgressione dei giovani è alla base di I Love Radio Rock, brillante commedia che racconta la storia di un gruppo di deejay che nel 1966 prese una nave, la portò al largo delle coste inglesi, e iniziò a trasmettere rock tutto il giorno dando ai teenager una valida alternativa alla BBC (il titolo originale è proprio The Boat That Rocked). La storia si ispira infatti a Radio Caroline, la prima emittente pirata della storia, e ai suoi eccentrici protagonisti, nonché alle canzoni dell’epoca che per l’occasione sono state raccolte nel doppio cd della colonna sonora. Il rock ebbe un grosso impatto in tutto il mondo e negli Stati Uniti spopolava ormai da un decennio, ma non era ben visto in Inghilterra in quanto era considerata una musica ribelle e trasgressiva. La BBC non trasmetteva più di 120 minuti di rock alla settimana, ed è stato grazie a radio come Radio Caroline che innumerevoli giovani inglesi poterono ascoltare i pionieri del rock e formare a loro volta dei gruppi, facendo diventare, in breve tempo, la Gran Bretagna un nuovo centro del rock and roll con band come i Beatles e i Rolling Stones. I Love Radio Rock racconta proprio l’impatto del rock in un epoca di forte contrasto politico-sociale attraverso l’antipatico ministro Dormandy (interpretato da Kenneth Branagh) e la sua battaglia per far chiudere Radio Caroline attaccandosi ad un cavillo legale. Ma i deejay “pirati” continuarono a far sognare gli ascoltatori con la loro musica. Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love Actually) mette in scena una commedia epica dove si manifesta tutto il suo amore per la musica e per il battersi per una buona causa come la libertà. La musica, e di conseguenza la colonna sonora, è la vera protagonista di questo brillante film: mezzo indispensabile di trasgressione e rivoluzione per i giovani degli anni Sessanta, ma anche potente mezzo di comunicazione e aggregazione, nonché testimone di un epoca. Non mancano infatti le canzoni che hanno fatto la storia di quegli anni, in alcuni casi, rivisitate in chiave moderna come in “Stay With Me Baby” interpretata da Duffy. Presenti anche gli esponenti della British Invasion: gli Who con la mitica “My Generation” e i The Kiks con “Sunny Afternoon”, Jimi Hendrix, Jeff Beck, la dolcissima “Night In White Satin” dei Moody Blues (portata al successo in Italia dai Profeti nel 1968 con il titolo “Ho difeso il mio amore”) e gli spensierati Beach Boys con “Wouldn’t It Be Nice” (presente in molte OST come quella di 50 volte il primo bacio). A chiudere questa godibilissima colonna sonora, David Bowie con “Let’s Dance”.