28 Giu2007
Vier Minuten
Annette Focks
Vier Minuten (Quattro minuti, 2007)
Sony Bmg 88697 055122
18 brani – durata: 46’38’’
Gran Premio quale miglior film al Festival di Shanghai 2006 Quattro Minuti, realizzato dal regista Chris Kraus, rappresenta un’ulteriore conferma del felicissimo momento che sta attraversando il cinema tedesco, che negli ultimi anni ha saputo offrire film di grande levatura quali Le particelle elementari di Oskar Roehler, Profumo di Tom Tykwer e Le vite degli altri di Florian Henkel von Donnersmark. Quattro minuti è un dramma psicologico, avvincente e sconvolgente allo stesso tempo, che si avvale di due interpreti superlative quali Monika Bleibtreu - nella figura della signora Krueger, insegnante di piano - e la grande rivelazione del film Hannah Herzsprung, che sa infondere al ruolo della reclusa Jenny un’energia e un’intensità travolgenti.
Due anime e due mondi estremamente distanti si confrontano in un drammatico duello umano e psicologico, ma due anime in lotta si muovono anche all’interno di una stessa persona, in un universo di conflitti e passioni che si sostiene su un unico elemento comune: la musica.
La Signora Krueger intravede in Jenny, reclusa ribelle dai modi a tratti violenti e selvaggi, le doti naturali di grande interprete, sogno che ella stessa in vita non è riuscita a portare a compimento.
Nel difficile contesto dei rapporti con guardiani, detenuti e direzione del carcere l’insegnante cerca faticosamente di preparare la recalcitrante reclusa per un concorso dove dovrà esibire il suo talento per quattro minuti mentre affiorano i fantasmi di un passato drammatico per entrambe le donne: un rapporto incestuoso che ha condotto Jenny all’omicidio del padre e una relazione della Signora Krueger con una infermiera durante il Nazionalsocialismo.
Jenny interpreta con grande slancio gli autori classici ma il suo cuore batte anche verso emozioni ritmiche di mondi sonori distanti dalle severe atmosfere classiche e romantiche: nei suoi quattro minuti del concerto ella abbandona improvvisamente le note scritte da Schumann per tuffarsi nella totale libertà espressiva di una delirante improvvisazione rock e conquistare la trionfale acclamazione di un pubblico disorientato ed emozionato.
L’affascinante caleidoscopio di sentimenti, conflitti ed emozioni trasmesso dalle immagini del film è magnificamente sostenuto e rappresentato dalla colonna sonora realizzata da Annette Focks, musicista poliedrica con un interessante bagaglio accademico (Hochschuele fuer Musik und Theater a Monaco e Universal Studios a Los Angeles) e con all’attivo alcuni importanti lavori per lo schermo fra cui il road movie sudafricano Malunde (2002).
L’universo sonoro creato dalla Focks per il film unisce elementi musicali eterogenei che vanno dal classico (Bach, Beethoven, Mozart, Schubert, Schumann) alla bar-music, al folk song, all’Handschellenrock (improvvisazioni rock eseguite al piano in manette) fino ai misteriosi sapori melodici nordafricani.
Particolarmente suggestivo il brano "Right Into My World" con la bella voce di Kathrin Scheer, così come la esilarante variazione per organo "Das ist meins" eseguita dalla stessa compositrice che si dimostra anche eccellente solista. Brahim Hnine in "Yala Lala Ya Asfura" e "Samt el Sout" trasporta l’ascoltatore in un mondo di suoni esotico e misterioso in aperto contrasto con gli slanci espressivi classici delle sonate per piano di Mozart KV 331 e 332 eseguite da Immo Zircher o con i 4 improvvisi di Schubert n. 2 op. D 935 eseguiti da Kyoshi Sawami.
Il conclusivo concerto dei "Vier Minuten" affidato alle mani di Kae Shirati rappresenta l’apoteosi di un avvincente esperienza musicale cross-over caldamente raccomandata agli amanti della musica senza barriere e pregiudizi.
Vier Minuten (Quattro minuti, 2007)
Sony Bmg 88697 055122
18 brani – durata: 46’38’’
Gran Premio quale miglior film al Festival di Shanghai 2006 Quattro Minuti, realizzato dal regista Chris Kraus, rappresenta un’ulteriore conferma del felicissimo momento che sta attraversando il cinema tedesco, che negli ultimi anni ha saputo offrire film di grande levatura quali Le particelle elementari di Oskar Roehler, Profumo di Tom Tykwer e Le vite degli altri di Florian Henkel von Donnersmark. Quattro minuti è un dramma psicologico, avvincente e sconvolgente allo stesso tempo, che si avvale di due interpreti superlative quali Monika Bleibtreu - nella figura della signora Krueger, insegnante di piano - e la grande rivelazione del film Hannah Herzsprung, che sa infondere al ruolo della reclusa Jenny un’energia e un’intensità travolgenti.
Due anime e due mondi estremamente distanti si confrontano in un drammatico duello umano e psicologico, ma due anime in lotta si muovono anche all’interno di una stessa persona, in un universo di conflitti e passioni che si sostiene su un unico elemento comune: la musica.
La Signora Krueger intravede in Jenny, reclusa ribelle dai modi a tratti violenti e selvaggi, le doti naturali di grande interprete, sogno che ella stessa in vita non è riuscita a portare a compimento.
Nel difficile contesto dei rapporti con guardiani, detenuti e direzione del carcere l’insegnante cerca faticosamente di preparare la recalcitrante reclusa per un concorso dove dovrà esibire il suo talento per quattro minuti mentre affiorano i fantasmi di un passato drammatico per entrambe le donne: un rapporto incestuoso che ha condotto Jenny all’omicidio del padre e una relazione della Signora Krueger con una infermiera durante il Nazionalsocialismo.
Jenny interpreta con grande slancio gli autori classici ma il suo cuore batte anche verso emozioni ritmiche di mondi sonori distanti dalle severe atmosfere classiche e romantiche: nei suoi quattro minuti del concerto ella abbandona improvvisamente le note scritte da Schumann per tuffarsi nella totale libertà espressiva di una delirante improvvisazione rock e conquistare la trionfale acclamazione di un pubblico disorientato ed emozionato.
L’affascinante caleidoscopio di sentimenti, conflitti ed emozioni trasmesso dalle immagini del film è magnificamente sostenuto e rappresentato dalla colonna sonora realizzata da Annette Focks, musicista poliedrica con un interessante bagaglio accademico (Hochschuele fuer Musik und Theater a Monaco e Universal Studios a Los Angeles) e con all’attivo alcuni importanti lavori per lo schermo fra cui il road movie sudafricano Malunde (2002).
L’universo sonoro creato dalla Focks per il film unisce elementi musicali eterogenei che vanno dal classico (Bach, Beethoven, Mozart, Schubert, Schumann) alla bar-music, al folk song, all’Handschellenrock (improvvisazioni rock eseguite al piano in manette) fino ai misteriosi sapori melodici nordafricani.
Particolarmente suggestivo il brano "Right Into My World" con la bella voce di Kathrin Scheer, così come la esilarante variazione per organo "Das ist meins" eseguita dalla stessa compositrice che si dimostra anche eccellente solista. Brahim Hnine in "Yala Lala Ya Asfura" e "Samt el Sout" trasporta l’ascoltatore in un mondo di suoni esotico e misterioso in aperto contrasto con gli slanci espressivi classici delle sonate per piano di Mozart KV 331 e 332 eseguite da Immo Zircher o con i 4 improvvisi di Schubert n. 2 op. D 935 eseguiti da Kyoshi Sawami.
Il conclusivo concerto dei "Vier Minuten" affidato alle mani di Kae Shirati rappresenta l’apoteosi di un avvincente esperienza musicale cross-over caldamente raccomandata agli amanti della musica senza barriere e pregiudizi.