16 Giu2009
The Piano
Michael Nyman
Lezioni di Piano (The Piano - 1993)
Emi Music 7243 5 98462 2 4
20 brani – Durata: 60’40’’
Celeberrima partitura scritta da Michael Nyman nel 1993 per il film della neozelandese Jane Campion, e probabilmente una delle colonne sonore più note e citate degli ultimi vent’anni, The Piano ha rappresentato una sfida notevole tanto per la regista quanto per il compositore.
Da un punto di vista strettamente narrativo la musica doveva rappresentare innanzitutto, senza intrusioni o digressioni, la voce di Ada, protagonista muta del film che all’inizio della pellicola dichiara di non aver mai pensato a se stessa come ad una creatura silenziosa, proprio in virtù del suo pianoforte; del resto, il suo mutismo è stato una libera scelta, una rinuncia alle parole in favore della musica, e così la colonna sonora passa dalla malinconia di “A Bed Of Ferns” al languore passionale di “The Scent Of Love” e al senso di libertà ritrovata di “Dreams Of A Journey”. Ada è una pianista e i brani dovevano incarnare attraverso le note il suo punto di vista sugli eventi, i suoi desideri, la sua rabbia, la sua passione e ogni sua emozione (non a caso uno dei titoli della tracklist è “The Mood That Passes Through You”); ma dovevano anche, come spiega lo stesso Nyman nel booklet, essere credibili come pezzi creati da una compositrice e musicista, in parte autodidatta, della metà dell’800 quale è appunto Ada. Pur essendo una partitura innegabilmente bella ed elegante, in grado di gratificare generosamente l’orecchio dell’ascoltatore, non dà mai l’impressione di ricercare artificiosamente la piacevolezza o di fare concessioni: è anzi una musica fiera, a tratti impenetrabile e dura, molto solenne e decisa, sempre drammatica. Esattamente come Ada, la cui musica viene giudicata sgradevole dagli altri personaggi, troppo violenta, non addomesticata, incomprensibile; semplicemente perchè Ada non suona per gli altri, ma per sé. Il brano centrale dello score è “The Heart Asks Pleasure First” che, fin dal titolo (citazione di un verso della poetessa americana Emily Dickinson), suona come una rivendicazione appassionata ed insopprimibile, come un’aspirazione urgente ed imperiosa verso il piacere, la pienezza, la bellezza; il drammatico “The Promise” propone una versione più cupa del tema già introdotto dal pezzo appena citato mente “The Embrace”, aperto, contemplativo e commesso, lascia spazio agli aspetti più dolci e romantici della storia di Ada. Una musica fiera, si diceva, ma anche una musica spesso carica di dolore, benché sempre priva di rassegnazione o di senso di sconfitta: si pensi alla straziata “All Imperfect Things”, addolorata e al contempo tesa, senza cedimenti, molto insistita, lirica con gravità; e significative all’interno del racconto sono pure “The Sacrifice” e “I Clipped Your Wing”, cariche di un forte senso di tragica violenza. Nel film è Holly Hunter, interprete di Ada, ad eseguire personalmente i brani rafforzando così, ancor di più, il legame profondamente carnale tra musica e personaggio e aggiungendo un’ulteriore carica emotiva all’ascolto delle note di Nyman sovrapposte alle inquadrature pittoriche e personalissime di Jane Campion.