31 Lug2009
Heroes
Lisa Coleman & Wendy Melvoin
Heroes (Id., 2009)
La-La Land Records LLLCD 1091
10 brani – durata: 54’49”
Il commento sonoro per questi supereroi e la loro controparte, Sylar, il cattivo per eccellenza, è stato affidato a due compositrici, Lisa Coleman e Wendy Melvoin, conosciute dapprima con il nome d’arte di Wendy & Lisa con la loro prima colonna sonora per il lungometraggio Dangerous Minds (Pensieri pericolosi, 1995) con Michelle Pfeiffer protagonista, e successivamente con gli scores per le serie Crossing Jordan (2001-2007), Carnivàle (2003) e Bionic Woman (2007). In ogni caso sono arrivate alla notorietà nella musica per immagini, per l’appunto, con il commento per Heroes. In particolar modo hanno fatto breccia nei cuori dei tanti fan dell’omonima serie, colpendo nel segno con il loro sound atmosferico e cerebrale, che calza a pennello con le singole scene del telefilm. Un’aderenza tale da rendere ancor più impattanti le immagini di Heroes, già di per sé molto forti, e a volte truculente. Le due autrici creano un patchwork sonoro di elevata empatia composto da brevi idee tematiche, per lo più incisi, che in ogni passaggio rammentano quando difficile sia la vita di un essere umano dai grandi poteri (“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”, dicevano a Spiderman!). 10 pezzi che, in buona parte, prendono il nome dai protagonisti principali della serie, a sottolinearne l’importanza e soprattutto l’aspetto umano che combatte contro quello sovrumano, perché il rifiuto di se stessi è dietro l’angolo. Basti ascoltare la forte dualità che ci assale all’ascolto di “Claire” o “Jessica/Niki/Gina” in cui suoni cupi, angoscianti, voci dagli inferi, si mescolano a lirismi per pianoforte, ritmiche leggere e melodie indiane che quasi dischiudono la lotta interiore dell’individuo. Ogni brano, data la lunga durata, si potrebbe intendere come una suite delle varie vicende di ogni singolo protagonista, nel bene e nel male, vedi il viaggio consapevole di eroe del giapponese “Hiro” con quella ritmica cadenzata e le influenze orientali (rappresentate dal suono del Koto e delle percussioni Taiko) che sa di viaggio nel tempo e al contempo di una fermata senza tempo.
In alcuni pezzi (“Peter”, “Sylar” o “Heroes Title”) l’intervento del vocalist e noto compositore indiano, big della world music, Shenkar, reca una forza contemplativa che studia l’animo dei personaggi fin nel profondo, anche se la vera parte da leone è data dai vari strumenti suonati o campionati alla perfezione dalle due compositrici che, stando ad occhi chiusi, fanno rivivere nella mente di chi ascolta tutti i fotogrammi del telefilm. E’ proprio la ricchezza di atmosfere, leitmotiv e passaggi ambient che fanno di questa OST un vero cult per gli amanti del genere Sci-Fi sul piccolo schermo. A tratti rammenta quel sound pulito e minaccioso che Mark Snow ha creato per la mitica serie X-Files. Ne è un esempio il brano “Fire and Regeneration”, che è considerato dalle due autrici il “Sound” di Heroes, così come spiegato nel libretto del CD: un tappeto synth che simula un vocalizzo lamentoso in cui una leggera ritmica in ascesa si fa largo. Esplode l’angoscia di una fine del mondo imminente all’inizio del brano “Kirby Plaza” dove la resa dei conti è alle porte per poi lasciare il posto ad un lungo squarcio atmosferico, uno spiraglio di luce nell’oscurità degli eventi; forse la fine non è poi così certa!