The Ant Bully
John Debney
The Ant Bully (Ant Bully – Una vita da formica, 2006)
Varèse Sarabande 302 066 748 2
27 brani – Durata: 57'41"
Volendo fare un'analogia un po' impropria, Debney sembra essere una sorta di “tuta blu” del panorama cinemusicale hollywoodiano mainstream. Tuttavia, quello che sembra mancare un po' a questo autore – come abbiamo già sottolineato in passato – è un carattere più personale, più autonomo e indipendente. La colonna sonora di Ant Bully – cartoon digitale prodotto da Tom Hanks e naufragato miseramente al botteghino – è una ulteriore conferma di queste impressioni. La partitura è un esempio assolutamente perfetto di cartoon scoring contemporaneo: Debney è sempre molto puntuale e attento a sottolineare l'andamento e le svolte dell'azione con precisione quasi matematica, è assai attento nella dosatura dei colori orchestrali (alle orchestrazioni c'è una vecchia volpe come Brad Dechter) e il tutto è egregiamente eseguito e prodotto secondo gli elevati standard della musica da film statunitense. La partitura è costruita attorno a un tema principale (“Parade of Ants”) che viene diligentemente ripreso e modulato nel corso della composizione (“Hang Gliding”, “Lucas Gets Named” e soprattutto nella finale “Bullies and Sweet Rock”). Debney sembra dare il meglio di sé soprattutto nei brani d'azione (“Destroyer”, “Wasp Attack”, “Frog Attack”), dove è presente un piglio energico apprezzabile. Tuttavia, durante l'ascolto capita frequentemente di essere colti da svariate sensazioni di dejà entendu. Il modello del compositore è indubbiamente John Williams (in particolar modo nello stile dell'orchestrazione e nell'uso di determinati registri armonici), ma in molte pagine spiccano assonanze più o meno evidenti con James Horner, Alan Silvestri e Bruce Broughton. Su tutto quanto aleggia un'aura di prevedibilità e di puro artigianato che non riescono mai ad elevare la partitura al di sopra di una pur diligente media. Non vogliamo essere troppo severi con Debney, il quale è certamente un onesto artigiano che sa fare bene il proprio mestiere, ma anche dopo aver ascoltato questa sua ultima prova rimaniamo ancora in attesa di qualche imprevista “zampata”, di un guizzo inaspettato, di una sorprendente trovata, di un tema finalmente originale. Speriamo allora che l'annunciata versione cinematografica del fumetto Marvel Iron Man (per il quale Debney scriverà la partitura e che si annuncia come uno dei grandi blockbuster del 2008), possa essere finalmente l'occasione buona.