Encore! - John Williams & The Boston Pops Orchestra
John Williams & The Boston Pops Orchestra
Encore! - The Best of John Williams and the Boston Pops Orchestra (2004)
Philips 4756176
30 brani totali – durata: 148’19’’ (2 CD)
Universal/Philips dedica un interessante album doppio all’arte compositiva e interpretativa di John Williams, figura ormai storica della tradizione musicale holliwoodiana del dopoguerra. Nella prima parte del programma il compositore americano alla guida della Boston Pops Orchestra – di cui è stato direttore stabile per un lungo periodo dal 1980 al 1993 - presenta una selezione di brani scelti fra le sue più acclamate partiture composte per il grande schermo.
Il suo linguaggio musicale risulta da un felice connubio fra istinto e fantasia ritmica e forte impronta sinfonica non solo ispirata al tardo romanticismo tedesco ma anche al novecento russo.
Si ascolti ad esempio come il canto appassionato dei corni associato all’ incedere avvolgente del dialogo fra archi e flauto nel pezzo "Princess Leia’s Theme" della saga Star Wars ci riporti al balletto Romeo e Giulietta di Prokoviev o come i toni celebrativi e maestosi che concludono il "Flying Theme" di E.T. di Spielberg evochino il finale della Settima Sinfonia di Shostakovich. Williams evidenzia nelle sue partiture una non comune capacità di associare un’architettura musicale di portata sinfonica con un linguaggio che nella sua incisività e immediatezza risulta facilmente accessibile allo spettatore. Peccato che non sempre i suoi lavori risultino legati a film di grande spessore, se si eccettuano alcune importanti realizzazioni di Steven Spielberg come Lo squalo, E.T. o Incontri ravvicinati del terzo tipo. La sua musica non si limita quasi mai a una pura funziona decorativa ma attraversa le immagini creando anche grandiose atmosfere sia come nei solenni accenti wagneriani della "March" de I predatori dell’arca perduta come nella trascendente rarefazione sonora che domina il suggestivo dialogo musicale fra uomini e extra-terrestri nelle sequenze finali di Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Non si può poi non rimanere avvinti dal "Love Theme" di Superman con lo struggente canto dell’oboe sostenuto dal pizzicato degli archi, seguito dalle lunghe linee melodiche intonate dai violoncelli, quindi dai violini e dall’intera orchestra che culmina in un maestoso climax e che poi si disperde lentamente.
Per cogliere pienamente l’opulenza sonora che caratterizza i temi della superba fantasia musicale di Williams non poteva esservi uno strumento migliore della Boston Pops Orchestra, storica appendice ‘leggera’ della Boston Symphony Orchestra che evidenzia grande duttilità e virtuosismo in un suono brillante e incisivo. Williams nel presente CD non si limita a presentare il suo talento compositivo ma si dimostra anche interprete di grande spessore. Si ascolti ad esempio il grande equilibrio sonoro e l’intenso pathos che riesce a ottenere nell’avvincente "Main Theme" scritto da Vangelis per Momenti di gloria, entrato da tempo giustamente nell’inconscio musicale del pubblico a livello planetario.
Egli si cimenta con autorità anche con il turgido languore del "Tara’s Theme" da Via col vento di Max Steiner, come nei ritmi incalzanti di forte impronta jazzistica del "Main Theme" della colonna sonora scritta da Henry Mancini per La pantera rosa di Black Edwards e nel "Moon River", gloriosa canzone - sempre di Mancini - interpretata dalla grande Audrey Hepburn nel film Colazione da Tiffany (1961) e confezionato nel CD in un singolare pot-pourri intitolato "Pops Salutes the Oscars".
Scandalo al sole di Delmar Daves occupa a mio avviso un posto di rilievo nella classifica dei film superficiali, scontati e pienenamente inconsistenti ma la sua partitura composta da Max Steiner era – almeno ai tempi della sua uscita nel lontano 1961, anno in cui vinse anche il prestigioso Grammy Award - una musica di successo e sicuramente avvincente. Nella presente registrazione sembra peraltro mancare il forte pathos melodico che caratterizzava l’esecuzione originale realizzata dall’orchestra di Percy Faith e la musica scorre in modo indolente, quasi sbrigativo e senza convinzione.
"I ragazzi del Pireo (Never on Sunday)", titolo della storica canzone composta da Manos Hdjiakis per il delizioso film di Jules Dassin Mai di Domenica con protagonista l’indimenticabile Melina Mercouri, appartiene meritatamente alle più acclamate musiche scritte per lo schermo ed è stata insignita del Premio Oscar nel 1960. L’elegante tema danzante, sognante e sensuale è rappresentato dalla Boston Pops nella piena raffinatezza cromatica e strumentale del suo suggestivo gioco contrappuntistico.
L’universo sonoro del musical cui è dedicata la seconda parte dell’album potrebbe apparire banale ma un attento ascolto ci fa ritrovare dei momenti musicali fortemente suggestivi dove Williams riafferma le sue formidabili doti interpretative.
Assecondato dalla sua magnifica orchestra egli scolpisce l’universo sonoro del ‘Musical’ottenendo risultati di ammirevole equilibrio e raffinatezza depurandolo di ogni possibile caduta nel retorico e nel kitsch e consegnandolo alla storia in un’esperienza musicale sorprendente e piacevolissima.
Si ascolti, ad esempio, il coinvolgente slancio melodico di "Unchained Melody" di Alex North, l’irresistibile ritmo dai forti accenti ironici dei "76 Trombones" dal Music Man di Meredith Wilson, la sognante carica romantica dell’indimenticabile "Memory", versione orchestrale della canzone intonata dalla gatta Grizabella in Cats straordinario spettacolo di Andrew Lloyd Webber ispirato a lavori poetici di Thomas Eliot e presentato in prima mondiale a Londra nel 1981.
Nell’affresco musicale dedicato al musical non poteva mancare Gigi, lavoro di grande successo presentato a Brodway nel 1951 da Alan Jay Lerner con la collaborazione musicale di Frederick Loewe e Audrey Hepburne, interprete principale e di cui in seguito viene realizzata una versione cinematografica. La selezione presenta alcuni dei brani più gradevoli e significativi fra cui "The Night They Invented Champagne", "Waltz at Maxim’s" e "For me Tonight".
La Boston Pops fa inoltre sfoggio delle sue brillanti qualità con spumeggianti esecuzioni della magnifica "Ouverture" dell’opera popolare Candide di Leonard Bernstein che - fra incalzanti crescendo e fantasiosi ritmi di marcia - evoca un singolare intreccio fra Rossini e Shostakovich, così come nelle travolgenti note che percorrono "America" dalla partitura scritta dal direttore e compositore americano per il musical (1957) e successivo e amatissimo film (1961) West Side Story.