30 Ott2014
Un genio, due compari, un pollo & La banda J.& S. – cronaca criminale del Far West
Ennio Morricone
Un genio, due compari, un pollo (1975) / La banda J.& S. – cronaca criminale del Far West (1972)
Quartet Records QR161
20 brani (13 brani da Un genio, due compari, un pollo & 7 brani da La banda J.&S. – cronaca criminale del Far West) – durata: 62’46”
Il Maestro Morricone serve entrambe le pellicole con la sua solita grande classe compositiva, soprattutto in riferimento ai suoi stilemi tipici ed originali sonori che hanno accompagnato l’universo western nostrano in maniera eccellente, lasciando altresì un segno indelebile nel panorama cinematografico western mondiale, imitato, citato, omaggiato sia in patria che all’estero da molteplici suoi colleghi dell’Ottava Arte.
Per il regista Damiani, con il quale il compositore romano nella sua carriera ha collaborato quattro volte soltanto (citiamo La moglie più bella e L’istruttoria è chiusa: dimentichi), con al suo attivo solo un western prima di Un genio, due compari, un pollo, il successo al botteghino di Quién Sabe? del 1966 con musiche di Luis Bacalov, Morricone scrive una partitura frizzante, sbarazzina, citazionista di pagine proprie, memore di altre score antecedenti composte per film western comici o addirittura demenziali (ad esempio La vita a volte è molto dura, vero Provvidenza? e seguito, Il mio nome è nessuno, sempre con Terence Hill). La Quartet Records ristampa questa OST, dall’eccelso audio ripulito digitalmente, con la stessa track list di alcuni vecchi vinili tedeschi e italiani dell’epoca e di un CD Hexacord del 2001 oramai introvabili, in cui le musiche di Morricone, coadiuvate dal coro dei cantori Moderni di Alessandroni e dagli assoli vocali della sorprendente Edda Dell’Orso, sono un excursus continuo di idee e temi davvero deliziosi e divertenti, nonché intrisi di atmosfere del Selvaggio West ad ogni singola nota: partiamo dal tema principale che prende il titolo del film, una ballata scanzonata per coro, flauto, ocarina, tastiere come solo il Genio (è proprio il caso di dirlo!) di Morricone sa creare, un leitmotiv che appena lo si sente si vede chiara l’immagine di quel mascalzone baldanzoso di Terence Hill che interpreta Joe, un vagabondo furbo e imprevedibile, aiutato da due suoi vecchi compari, il mezzo indiano Bill e la giovinetta Lucy (Miou-Miou), ad aiutarlo a compiere una truffa ai danni del maggiore Cabot. “Pepper Chewing-Chum” è il secondo brano del CD, un altro tema spensierato per tastiere, flauti, basso, percussioni e violino, uno scherzo divertente e divertito. “Cavalcata…per Elisa” è tema eroico con voce di Edda Dell’Orso a farla da padrone su chitarre, archi e voci schiamazzanti e arrabbiate, ritmiche sfrenate e ottoni in gran spolvero, con intromissioni del beethoveniano motivo di “Fur Elise”, usato in altre occasioni da Morricone in pellicole di diverso genere. “Un bacio asfissiante” presenta un tema romantico, sublime, per flauto e archi su ritmiche lievi. “Il pollo” mostra i denti, con un tema deguellizzante, di attesa spasmodica, come solo Morricone e Dimitri Tiomkin erano capaci di scrivere, un tema da resa dei conti per piano, archi, ritmica, chitarra e oboe (il Pollo in questo caso è il Maggiore Cabot). “Suspense per Joe” racchiude tutti i momenti tensivi della pellicola, con archi sospesi, piano, ottoni gracchianti in un condensato di atonalità. “Quando arriva l’amore” è il tema d’amore del film, appassionato, soave, per coro e voce della Dell’Orso in primo piano, un crescendo svolazzante di romanticherie. “Ansie dell’oro” è una cavalcata epica per chitarre e corni francesi con finale meditativo e tensivo al contempo per flauti, archi e percussioni. In “Questa pazza pazza corsa” ritorna in versione samba il tema dei titoli di testa shekerato con il motivo di “Pepper Chewing-Chum” con aggiunta di voci femminili e maschili canzonanti. “Glory, Glory, Glory” è una canzone celebrativa, interpretata dalla voce sopranile della cantante inglese Catherine Howe, un inno alla libertà, un canto liturgico con supporto corale e una tromba lontana che magnifica il tema. “Partita a poker” è uno scherzetto tensivo, sbeffeggiante per violino, ottoni, oboe e percussioni varie, una vera presa per i fondelli in musica. “Dolore e gioia” rappresenta un inno di redenzione, il motivo, trasfigurato inizialmente in maniera quieta e poi allegra, ascoltato in “Pepper Chewing-Chum”. Chiude questa soundtrack “La miccia” un pezzo vibrato, minaccioso per archi, flauto e piano ribattuto.
L’altra OST presente in questo album è La banda J.& S. – cronaca criminale del Far West per la regia di Sergio Corbucci che con Morricone ha lavorato ben sette volte in sette grandi film western (citiamo Il grande Silenzio, Navajo Joe e I crudeli). In realtà questa partitura è stata pubblicata nell’identica versione completa dalla Digitmovies nel 2008 (da noi recensita) ma già di difficile reperibilità o sold out nel sito della succitata etichetta italiana, quindi la spagnola Quartet Records ha deciso di ripubblicarla abbinata alla menzionata pellicola con Terence Hill. Il film vede protagonista il bandito Tomas Milian (Jed) accompagnato dalla bella e bionda Susan George (Sonny), perseguitati dal mitico Telly Savalas (lo sceriffo Franciscus). Morricone scrive un lungo pezzo principale intitolato “Sonny” per banjo, fischio (Alessandro Alessandroni), il flicorno (Oscar Valdambrini) e il coro che canta il nome del titolo (I Cantori Moderni), su tappeto d’archi, chitarre e piano, un tema romanticissimo con venature grottesche. “Wanted Dead or Alive” è un brano honky-tonk in cui il tema portante “Sonny”, per voci femminili quasi fanciullesche e monelle, viene inneggiato ogni tanto, una traccia che delinea le scorribande dei due simil Bonnie & Clyde nel selvaggio west, davvero divertentissimo e ballabilissimo.
Il pezzo “J. e S. Love (versione lunga)” racchiude in quell’avvolgente assolo di chitarra acustica il tema d’amore. “J. e S. Waltz (versione lunga)” come dice lo stesso titolo è un lungo valzer di matrice straussiana. “The Saloon’s Girls” mostra ancor di più il versante comico guascone del film con un motivetto per voci femminili sbeffeggianti, basso elettrico, piano, flauti, chitarra, ritmiche e tastiere, anche in questo caso un honky-tonk dissacrante (orchestra diretta brillantemente da Nicola Samale). “Sweet Susan” da libero spazio ad un’armonica filtrata (il recentemente scomparso Franco De Gemini) e una scarna linea di piano, anticipazione di un arrangiamento a piena orchestra in cui primeggia il flicorno del grandissimo Valdambrini, per un nuovo tema straordinariamente vibrante e nostalgico, di una bellezza struggente. Chiude la score la ripresa versione singolo (del 45 giri storico) del tema principale “Sonny”.
Per queste due splendide colonne sonore western di Ennio Morricone si può benissimo parlare di Far West Pop Music, come delinea egregiamente nel libretto del CD il critico Randall D. Larson.