10 Ago2014
Explosión – Colpo di mano
Gianni Marchetti
Explosión – Colpo di mano (1968)
GDM Music ”The Hillside Series” CD 4171
24 brani – durata: 63’ 56’’
Lo sfondo bellico e la contestualizzazione spagnola orientano i temi da un lato verso le marce militari, dall’altro verso la musica popolare, richiamata però più con un processo di disseminazione timbrica (nacchere e chitarre a corde di nylon) che sul piano armonico. In molti punti inoltre il commento assume una connotazione intimista perché l’intreccio filmico si concentra su un dramma privato (un giovane, perduti i genitori nel conflitto, combatte senza fanatismi ideologici e con l’unico scopo di ottenere vendetta) e su come un evento epocale possa avere ricadute sulla vita e sulla sensibilità dei singoli individui. Ad entrambe le sfumature viene dato un contributo fondamentale dal coro, estesamente impiegato sia quando si pone l’accento sul pathos bellico sia quando a prevalere sono la sofferenza e i drammi umani: il maestro chiese allo scopo la collaborazione di due formazioni, i 4+4 di Nora Orlandi e I Cantori delle Basiliche Romane condotti da Piero Carapellucci.
I brani di punta, rappresentativi di tale bitematismo, sono per un verso il marziale “Ta-bum balaba” per tamburi, fiati, coro e, come ingrediente etnico, nacchere, per l’altro “Il silenzio della guerra”, un adagio che accarezza con estrema finezza i momenti in cui tacciono i cannoni e parlano le coscienze. In quest’ultimo, presente in numerose versioni e più volte anche semplicemente richiamato con lievi tocchi, normalmente la linea melodica è tracciata dalla chitarra classica e dall’oboe, ma non mancano, specie nelle sequenze di maggior durata, passaggi gravidi di tensione (“Il silenzio della guerra 5” e “Il silenzio della guerra 6”). Altri brani giustappongono lo stesso tema ad altre melodie struggenti fino a formare una mini suite: “Ballata per una vendetta e il silenzio della guerra” (con un’introduzione per voci, chitarra e nacchere), “Il silenzio della guerra e la sua guerra” (con la partecipazione sofferente del coro). Dolcissima, infine, l’ennesima ripresa per coro ed organo elettrico intitolata “Largo incantato”.
A completamento della partitura intervengono alcuni brani di circostanza, perlopiù caratterizzati da suspense tonale: “Drammatica suspense”, “Per una notte chiara”, “L’ora del sacrificio” (in cui spicca un pianoforte onomatopeico che imita il trascorrere dei minuti), “Il momento dei fucili”.
Una colonna sonora dalle contrastanti fragranze: eroica, celebrativa, impetuosa, accorata, toccante, disperata… Così è il policromo universo musicale di Gianni Marchetti.