Composers e 4 Italian Oscars
Luca Pincini & Gilda Buttà
Composers e 4 Italian Oscars – 2 CD
U07 Records (2010/2012)
CD Composers - 13 brani - Durata: 50' 40''
CD 4 Italian Oscars – 15 brani - Durata: 66' 20''
Piacevoli, variopinti, originali e di mestiere. È ciò che mi viene in mente dopo aver ascoltato i due CD realizzati in coppia dalla pianista Gilda Buttà e dal violoncellista Luca Pincini per la U07 Records, dal titolo “Composers” (nel 2010) e “4 Italian Oscars” (nel 2012). Spesso la sontuosità delle compagini strumentali non consente un reale apprezzamento della stenografia musicale perché il cervello, che come noto non riesce a percepire più di due suoni contemporaneamente, è costretto inconsciamente a concentrarsi a turni su alcuni strumenti o alcune parti di una composizione musicale, prestando un'attenzione dettata dall'importanza espositiva dello strumento o di determinate famiglie, ora nell'insieme orchestrale, ora negli assoli. Ecco perché i brani eseguiti con uno o due strumenti soltanto risultano più immediati e piacevoli e restituiscono a una composizione, magari concepita in forma orchestrale, una primigenia vacuità, la stessa dalla quale il brano è derivato nella mente del suo autore.
Quando poi gli esecutori solisti sono una pianista dal tocco cristallino e dal carisma accademico come Gilda Buttà e gli archeggi vengono da uno stimato violoncellista come Luca Pincini, l'alchimia è perfetta e l'arte può togliersi il cappello, perché “buon gusto e bei tropi” convivono con passione e affetto per i contenuti proposti e per i destinatari dell'ascolto. Gli studi accademici e la lunga collaborazione della Buttà e di Pincini con l'Orchestra Roma Sinfonietta e con Ennio Morricone (sia in concerto che in sala di registrazione) orientano la scelta espositiva dei due strumentisti verso il genere classico e cinematografico. Così nel primo CD, “Composers”, troviamo una compilation di composizioni originali di 13 tra i più importanti compositori italiani di colonne sonore come Antonio Di Pofi, Franco Piersanti, Lele Marchitelli, Stefano Mainetti, Bruno Zambrini, Carlo Siliotto, Marco Betta, Gianni Ferrio, Francesco Lanzillotta, Franco Micalizzi e tanti altri, tutte di matrice classica ma con un orecchio sempre imbevuto di celluloide, con musiche che, pur essendo assolute, assumono un'efficacia applicativa e fortemente ed emotivamente metalinguistica. Si ascolti per esempio “Andante notturno”, con le crome ostinate del pianoforte e gli inserti dialogati del violoncello, come in una perfetta narrazione di personaggi dello schermo, ora accompagnati in una piacevole nostalgia (“Air de dance”) o in uno spiccato clima salottiero e di misterioso connubio (“Libera armonizzazione delle scale di Mib e Fa”), altre volte raccontati con ritmi più enigmatici e destabilizzanti, anche col ricorso a effetti elettronici (“South Bolero”) o di soffusa inquietudine (“Fifteen Seconds”). Non mancano i gradevoli accenti melodici (“Momenti”) con il violoncello sconfinante nelle tessiture degli archi medi in temi di stampo sentimentalistico (“Elegia”, “Daddy Nostalgie”), fino agli esercizi di stile come il fugato bachiano e lo smooth jazz anni Cinquanta “Alla Porter”. Il secondo CD, pubblicato invece l'anno scorso, raccoglie un omaggio del duo a quattro compositori italiani di musica per film che hanno ricevuto, come ci ricorda il titolo, il premio Oscar.
Troviamo dunque cover rivisitate in veste pianoforte e violoncello di alcune composizioni di Luis Enriquez Bacalov: Come l'America (film TV con Sabrina Ferilli, andato in onda sulla Rai nel 2001), l'”Oscar winner” Il postino, col suo tema principale e Il cielo cade, film del 2000 diretto dai fratelli Frazzi. Omaggio anche a Nicola Piovani con La stanza del figlio di Nanni Moretti del 2001, Caro diario sempre di Moretti e girato otto anni prima e l'immancabile “Oscar winner” La vita è bella di Roberto Benigni (1997). Tra i più importanti compositori del cinema italiano c'è naturalmente Nino Rota. Traendo dalla sua produzione per il grande schermo, Pincini-Buttà ripropongono con i loro timbri i felliniani La dolce vita, “La passerella” di 8 ½ e il celebre tema d'amore de Il padrino (film con il quale però Rota non vinse l'Oscar, che si aggiudicò invece con le musiche de Il padrino – Parte II). E infine naturalmente Ennio Morricone, Oscar alla carriera, presente in compilation con una scelta molto oculata e competente che comprende Lolita di Adrian Lyne (1997), il televisivo Mosè, la legge del deserto di Gianfranco De Bosio (1974), un omaggio al cinema di Leone con C'era una volta il West e un interessante e virtuosistico confezionamento solo violoncellistico di vari temi tratti da Mission di Roland Joffé (1986) dal titolo “Fragmenta of Mission”. Infine un omaggio anche al Morricone extracinematografico, con i brani assoluti “Come un'onda” per violoncello solo (2005) e “Rag in frantumi” per pianoforte (1986).