Bruno Zambrini
Pazze di me (2013)
Edizioni Curci/Carosello Records 8034125842568
19 brani (4 canzoni + 15 di commento) – durata: 38’34”
Notte prima degli esami (2006), Notte prima degli esami oggi (2007), Ex (2009), Maschi contro femmine (2010), Femmine contro maschi (2011) e Com’è bello far l’amore (2012): sei film, un unico regista e compositore, Fausto Brizzi & Bruno Zambrini. L’ennesimo sodalizio cine-musicale che ha dimostrato fin dal suo esordio nel 2006 di essere efficace, forte e contraddistinto da una marcata linea romantica che favorisce ancor di più le storie d’amore narrate nelle pellicole brizziane. E ne è la riprova la loro settima collaborazione, il film Pazze di me (con un cast all women e il poco beato tra le donne Francesco – I soliti idioti – Mandelli), nel quale il Maestro Zambrini conferma, se ve ne fosse stato ancora bisogno, di essere la voce musicale idonea per Brizzi.
E credo vivamente che il regista lo abbia compreso appieno fin dalla loro prima fruttuosa collaborazione, perché Brizzi, come pochi altri registi di commedie odierne, riesce a dare il giusto spazio all’interno dei suoi film, facendole risaltare nella maniera più consona, alle musiche del suo fidato compositore. E Zambrini continua a regalargli leitmotiv davvero belli, delicati e coinvolgenti che aderiscono alle immagini come un bel vestito indossato da una modella. Ascoltare per credere il nuovo tema scritto dal Maestro abruzzese per
Pazze di me (che variato torna lungo tutto il CD), in “Parole di giorno” e “Parole di notte”, ove, nel primo brano, si palesa quasi timidamente nella sua ironica veste canzonatoria, e nel secondo brano, in tutta la sua bellissima figura armonica dolce e avvolgente (e di questo ne ha un grande merito l’esecuzione eccellente dell’Orchestra Sinfonica Universale Italiana sotto la direzione e orchestrazione di Zambrini e Francesco Marchetti). L’altro tema, che nella cronologia del disco appare per primo, è “I miei ricordi” (anch’esso con diverse variazioni), una romantica nenia pensierosa, che altresì diventa ariosa
grandeur sinfonica dai richiami ortolaniani in “Arco d’amore”. Si piomba nei colori orchestrali della commedia di un dì con il brano vintage “Anni ‘50”, uno swing per coro femminile, ritorna il primo tema in versione briosa in “Passeggiata spensierata”, si gioca tra lento e
mickeymousing con gli archi, la chitarra classica e il piano synth di “La lettera”, l’orchestra si apre nel classicheggiante e vivaldiano “Minuetto nuziale” (scritto con Marchetti), si fischia e si balla in purso stile commedia fantozziana (e chi meglio di Zambrini può permetterselo che né è stato l’autore di molte colonne sonore!) con “Al mare”, tutto si placa nella tenerezza degli archi, fiati e piano, con tanto di apertura e chiusura finale liberatoria e mesta al contempo, in “La soluzione”. Con “Spa” si cambia registro, pura musica ambient in cui il primo tema si tramuta evanescente. “Pedinamento” è musica di commento dall’impronta cartoonesca, quando si dice che l’orchestra segue pari pari i movimenti del protagonista, d’altronde il titolo spiega già tutto. In “Tutto in ordine” torna la quiete per piano, archi, ritmiche sintetiche ed il secondo tema si rifà vivo in tutta la sua bellezza. “Quartetto di Primavera” e “Quartetto d’Estate” sono i due brani conclusivi dell’opera zambriniana, due pezzi di matrice classica dove Mozart e Vivaldi vanno a braccetto.
Le tre canzoni che fanno da contorno alle tracce strumentali dell’album sono la canzoncina da Zecchino D’oro (vincitrice del concorso canoro nel 1974) “Cocco e Drilli” (in due versioni, iniziale e finale del CD), la stupenda e commovente “Meraviglioso amore mio” di Arisa e la canzone natalizia ad opera di Zambrini dal titolo appropriato “It’s Christmas Time” interpretata da Charlie Cannon.