10 Nov2010
Gorbaciof & Una vita tranquilla
Teho Teardo
Gorbaciof (2010)
Digital Download
9 brani – Durata: 38’ 22”
Teho Teardo
Una vita tranquilla (2010)
Universal
11 brani di commento + 4 canzoni – Durata: 46’ 55”
Diversissimo, nel suo maggiore “realismo” (a cominciare dal personaggio stesso di Servillo) il climax per Una vita tranquilla, introdotto dalla suggestiva track title scritta con il (e interpretata dal) cantante e chitarrista tedesco Blixa Bargeld, e nella quale figurano anche “Little Carol”, un brano appositamente scritto dalla band padovana di “acid/rock” Jennifer Gentle e due brani di repertorio dei tedeschi The Monks e dei “garage rock” americani Dirtbombs. Teardo sceglie qui la strada di un’inquietudine algoritmica frammentata e lascia ampio spazio alle severe campate degli archi gravi e acuti (“Echo’s Bale”), ricreando quell’atmosfera congiunta di suspense e malinconia (si ascolti la ossessiva, meravigliosa frase discendente del brano appena citato) che caratterizzavano, ad esempio, La ragazza del lago. La ricerca sulle commistioni di fonti sonore diverse, campionate o meno, ma regolarmente sovrastate dall’impasto emotivo degli archi (per i violoncelli il musicista nutre una vera ossessione), produce anche effetti di spaesamento e tensione inediti (“Slant your neck”) ma continua a sortire i suoi esiti migliori quando il musicista adotta andamenti “circolari”, ricorrenti e ritmicamente inamovibili (“19th. Street Valencia”) oppure si limita a produrre un sussurro, una specie di voluto “rumore di fondo” minaccioso e irrealistico. Quanto poi alla piena consapevolezza che Teardo dimostra verso la letteratura quartettistica delle postavanguardie (da Penderecki a Philip Glass) basterebbero gli allucinatori “Beside”, inestricabile groviglio timbrico intorno ad un’unica nota fissa, e il successivo “Nemmeno tu”, ancora una nota ribattuta e assediata da pulsazioni quasi fonemiche, “respiranti”.
In sintesi, due lavori che confermano nel compositore friulano il più ardito, eclettico e laboratoriale architetto sonoro di emozioni intellettuali di cui disponga oggi la “new wave” della musica cinematografica italiana.