Ci ha lasciati il Maestro e paroliere Leslie Bricusse
Addio Leslie Bricusse
Ha scritto le liriche del tema d’amore “Can You Read My Mind” dal film Superman (1978) con le musiche di John Williams, le parole della canzone dell’iconico “Goldfinger”, insieme all’inscindibile amico attore e cantante britannico Anthony Newley, dalla pellicola Agente 007 missione Goldfinger (1964) con lo score di John Barry, ed è stato anche paroliere per il compositore Jerry Goldsmith nel film spionistico A noi piace Flint (1966), nonché autore delle canzoni del cult natalizio Mamma, ho perso l’aereo (1990) con la colonna sonora dell’amico succitato John Williams e i testi di tutte le songs di Victor/Victoria (1982) con la partitura di un altro dei suoi cari amici, il compositore Henry Mancini, etc. etc. etc.
Stiamo parlando del compositore, paroliere e sceneggiatore Leslie Bricusse, nato a Londra il 29 gennaio 1931 e morto proprio oggi, il 19 ottobre 2021, all’età di 90 anni a Saint-Paul-de-Vence in Francia per cause ancora ignote. Ha realizzato i testi e le musiche, agli inizi di carriera e più avanti, per moltissimi spettacoli teatrali, in coppia con l’”anima gemella platonica”, com’era in uso chiamarlo, Anthony Newley, per riviste londinesi e newyorkesi, ma la vera fama lo ha raggiunto con i film e i musical, noti mondialmente, quali Il favoloso Dottor Dolittle (Doctor Dolittle, 1968, di Richard Fleischer), con il quale ottiene due candidature agli Oscar (partitura e canzone), vincendo l’Academy Award per la song “Talk to the Animals”, premio che venne ritirato dal cantante di colore Sammy Davis Jr. perché Bricusse non presente alla cerimonia, e la meravigliosa melodia, tutt’oggi ancora coverizzata, “Pure Imagination” da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka & The Chocolate Factory, 1971) con Gene Wilder. Un altro Oscar gli viene conferito per le canzoni del menzionato Victor Victoria. In totale nella sua filmografia Bricusse ha raggiunto nove nomination agli Oscar (Doctor Dolittle, Goodbye Mr. Chips, Scrooge, Willy Wonka, Victor Victoria, That’s Life!, Home Alone, Hook), quattro ai Golden Globe e sei ai Grammy (vincendo uno nel 1963 con il musical Stop The World - I Want To Get Off). Tra le sue partiture e liriche più famose, a parte quelle stranote già descritte in testa al pezzo, scritte di proprio pugno, o con l’amico di sempre Newley o con lo score di altri celeberrimi compositori per i quali ha messo nero su bianco solo i testi delle canzoni, vi sono cult come Due per la strada (Two for the Road, Stanley Donen, 1967) con musiche di Mancini, Agente 007 - Si vive solo due volte (You Only Live Twice, Lewis Gilbert, 1967) con musica di Barry e canzone interpretata da Nancy Sinatra, Peter Gunn: 24 ore per l’assassino (Gunn, Blake Edwards, 1967) di Mancini, Goodbye Mr. Chips (Id. – Herbert Ross, 1969), La più bella storia di Dickens (Scrooge, Ronald Neame, 1970), Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka & The Chocolate Factory, Mel Stuart, 1971) con Newley, La vendetta della Pantera Rosa (The Revenge of the Pink Panther, Blake Edwards, 1978) di Mancini, La storia di Babbo Natale (Santa Claus, Jeannot Szwarc, 1985) sempre di Mancini, Hook - Capitan Uncino (Hook, Steven Spielberg, 1991) e Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the Philosopher’s Stone, Chris Columbus, 2001) entrambi di Williams. Nel suo carnet cantanti che hanno reso ancor più celebri le sue canzoni con performance indimenticabili quali Frank Sinatra, Shirley Bassey, Sammy Davis Jr., Nancy Sinatra, Diana Krall e Julie Andrews.