19 Set2014
Concerto di Simone Pedroni
Spazio Teatro 89 presenta
14a Rassegna Musicale
“In Cooperativa per amare la musica - I Concerti Fior Fiore Coop”
In collaborazione con Serate Musicali e Coop Lombardia
Concerto inugurale:
12 ottobre 2014, ore 17
pianista: Simone Pedroni
Spazio Teatro 89 via Fratelli Zoia 89 20153 Milano
Autobus: 49, 64, 78
Accesso disabili: sì
Biglietti: interi 7 euro; ridotti (under 25, over 65, CartaPiù Feltrinelli, Soci Touring Club) 5 euro
Abbonamenti: 16 concerti: intero 85 euro/ridotto 55 euro; 8 concerti: intero 45 euro/ridotto 32 euro
info@spazioteatro89
www.spazioteatro89.org
0240914901; 3358359131
Una inaugurazione a stelle e strisce quest’anno a Spazio Teatro 89: la data del primo concerto della nuova stagione coincide infatti, ci sovvengono i ricordi scolastici, con il “Columbus Day”, ovvero l’anniversario della scoperta dell’America. Il programma impaginato da Simone Pedroni ci guiderà dunque alla scoperta della musica d’oltreoceano, in particolare di uno degli aspetti di essa più notevoli, ovvero le musiche pensate e scritte per il cinema: potremo ascoltare le Suite da concerto tratte da John Williams dalle sue colonne sonore per Harry Potter, Lincoln, e The Book Thief (queste ultime due in prima esecuzione italiana). A seguire, ancora cinema, ma declinato con la italianissima sensibilità di Nino Rota, con i temi da tre film di diversa provenienza ma accomunati dall’hollywoodiano premio Oscar; e un pirotecnico, festosissimo finale con la parafrasi su inni nazionali statunitensi scritta da Louis Moreau Gottschalk, virtuoso ottocentesco detto “lo Chopin creolo”, nativo di New Orleans e protagonista dei palcoscenici di tutto il mondo.
Interprete ideale per questo programma è senz’altro Simone Pedroni: Gold Medal al concorso Van Cliburn nel 1993, amatissimo dalle platee di entrambe le sponde dell’atlantico, coltiva da sempre la passione per un repertorio che sappia uscire dagli ambiti e dai generi più tradizionali nelle sale da concerto.
programma:
JOHN WILLIAMS (1932) Suite from Lincoln (prima esecuzione italiana)
- The People House
- The American Process
- Getting Out The Vote
- The Blu and Grey
- The Meeting with Grant
- Elegy
- The Peace Delegation
- “With Malice Toward None”
Suite from Harry Potter
- Edwig’s Flight
- Voldemort
- Hogwarts Forever
- Fluffy’s Harp
- Buckbeak’s Flight
- A Window To the Past
- Haunt Marge’s Waltz
Suite from The Book Thief (prima esecuzione italiana)
- The Visitor and the Book Thief
- Max and Liesel
- The Snow Fight
- Learning to Read
- Max Departure
- The Visitor at Himmel Street
- Finale
NINO ROTA (1911-1979) Trascrizioni da Concerto
- Il Padrino
- Romeo e Giulietta
- 8 e 1/2
LOUIS MOREAU GOTTSCHALK (1829-1869)
The Dying Poet Union (Paraphrase de Concert on National Anthems)
Simone Pedroni, novarese di nascita, si è diplomato nel 1990 col massimo dei voti, la lode e la menzione speciale al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, sotto la guida del M° Piero Rattalino. Ha studiato inoltre con Lazar Berman e Franco Scala all’Accademia pianistica “Incontri col Maestro” di Imola, dove nel 1995 ha conseguito il “Master Degree“.
Dopo aver ottenuto nel 1992 il Secondo premio al Concorso Arthur Rubinstein di Tel-Aviv e il Primo premio al Concorso Queen Sonja di Oslo, nel 1993, a 24 anni, vince il Primo Premio (Gold Medal) ed il Premio di musica da camera alla nona edizione del Concorso Van Cliburn in Texas.
È stato solista con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Sir Yehudi Menuhin, I Virtuosi di Mosca diretti da Vladimir Spivakov, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta, l’Orchestra Nazionale della RAI diretta da Eliahu Inbal, l’Orchestra Filarmonica di Oslo diretta da Pinchas Steinberg, l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Roberto Abbado (tournée in Sud America col Concerto n.1 di Brahms), l’Orchestra Sinfonica de I Pomeriggi Musicali diretta da
Aldo Ceccato, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra da Camera di Praga (con cui ha realizzato una tournée di 29 concerti negli Stati Uniti), I Musici di Montreal diretti da Yuli Turovsky, la National Polish Radio Symphony Orchestra a Katowice diretta dal leggendario M° Stanislav Skrowaczewski (Concerto di Schumann), la Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la Israel Chamber Orchestra, la Wiener Kammerorchester, la Dallas Symphony Orchestra, l’Orchestra da Camera di Losanna, l’Orquesta de Valencia, l’Orquesta Nacional de España. È pianista “in residence” all’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano con la quale ha eseguito il Concerto n.2 di Brahms con Leonard Slatkin, la Fantasia op. 80 di Beethoven ed il raro Concerto in re minore di Martucci con Riccardo Chailly (anche in tournée in Spagna e nell’ambito del Festival de Música de Canarias), i 5 Concerti di Beethoven con Gianandrea Noseda,
il Concerto n.1 di Tchaikovsky con Louis Langrée, il Concerto di Schumann con Lu Jia e alcuni programmi di musica da camera. Tra i recitals si ricordano: il Teatro alla Scala di Milano, la Carnegie Hall di New York, la Herkulessaal di Monaco, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, il Quirinale in Roma, la Filharmonia Narodowa a Varsavia, il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, le Settimane Musicali di Stresa,
la Società del Quartetto di Milano, le Serate Musicali di Milano, la Salle Gaveau di Parigi, il Festival della Primavera di Praga, il Festival de Menton, Montecarlo, Lisbona, Bonn, Berlino, Hannover, Atene, Istanbul, oltre a numerosi concerti solistici negli Stati Uniti d’America e in Giappone.
Nell’estate 2005 debutta in Olanda nell’ambito del Festival di musica da camera di Delft ed è riinvitato per l’anno successivo. Nel giugno 2009 ha debuttato con grande successo al Parco della Musica di Roma con l’Orchestra ed il Coro di Santa Cecilia, diretti da Vladimir Ashkenazy.
Tra gli ultimi impegni il debutto in Cina (Recital e Masterclasse a Pechino), il ritorno in Giappone con le Variazioni Goldberg di Bach, il Concerto di Martucci con l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana con James Gaffigan ed in tournée in Spagna con l’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Oleg Caetani, il Concerto n.2 di Rachmaninoff in Norvegia (Trondheim) e il Concerto n.1 di Brahms a Milano con Aldo Ceccato, la Turangalila Symphonie di Messiaen diretta da Juanjo Mena
e il Concerto in re di Haydn con Giuseppe Grazioli, il ritorno a Lugano per l’incisione con la RSI del Concerto in la minore di Respighi con Antonello Manacorda, l’apertura della stagione de La-Verdi al Teatro alla Scala di Milano diretta da Xian Zhang e il Concerto in mi “Piccolo mondo antico” di Rota a Palermo e a Messina col l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Oleg Caetani.
Tra gli impegni del 2011 la partecipazione all’omaggio a Nino Rota dell’Orchestra Verdi di Milano nel primo centenario della nascita (Concerto “Piccolo mondo antico”, Concerto Soirée e Fantasia su 12 note del Don Giovanni), la prima esecuzione, sempre a Milano, del Concerto per pianoforte e orchestra di Luis Bacalov, scritto per Pedroni e LaVerdi, diretto dall’autore, la versione originale del Concerto n.1 di Tchiaikovsky e il Triplo Concerto di Beethoven con Xian Zhang.
Per Philips-Classics ha inciso, dal vivo, un Cd con opere di Mussorgski, Rachmaninoff ed Hindemith, per U.I.O.G.D. “Simone Pedroni Live in Concert”, per La Bottega Discantica (www.discantica.it) le Variazioni Goldberg di Bach ed un recital dedicato a Liszt, e per LOLRecords (www.lolproductions.it) i Quadri di una esposizione di Mussorgsky , opere di Arvo Pärt, la Sonata D. 960 di Schubert con sei Lieder trascritti da Liszt e Solo Recital. Per DECCA il Concerto in mi “Piccolo mondo antico” di Nino Rota con LaVerdi diretta da Giuseppe Grazioli.
Tutte le registrazioni di Simone Pedroni sono disponibili su ITunes.
***************
ILLUSTRAZIONE ARTISTICA DI SIMONE PEDRONI
Estratti di articoli dal 1993 ad oggi
Dopo la vittoria al Concorso Van Cliburn del 1993 sul New York Times si legge: “il pianismo di Pedroni è così differente dall’usuale stile dei concorsi, che la sua vittoria è da considerare come una rottura con la tradizione: un virtuoso senza virtuosismo dimostrativo, un musicista più che un pianista”. “Simone Pedroni, pianista aristocratico, definito “artista dalle mani d’oro”, è dotato di gusto e personalità assolutamente originali. La sua fisionomia interpretativa è marcatamente personale, vivacemente comunicativa, poeticamente sensibile. Ogni suono, ogni frase, ogni armonia sono ricondotti da Pedroni ad una unità primigenia che regola lo scorrere musicale. Leggerezza di spirito, giusto brio, impeccabile virtuosismo, Pedroni trova indugi e sfumature finissime anche nel fuoco del più nobile slancio, intreccia soavità e orgoglio eroico talorasfoderando una tecnica leonina, robusta e solida, talora facendosentire con cura ogni dettaglio della trama compositiva, incantevole e trasognata come se provenisse da un altro mondo: ed effettivamente ogni sua interpretazione commuove e rapisce, trascina con sé in un mondo lontano. Ispirato strumento medianico tra poesia dell’animo del compositore e pubblico, Pedroni dimostra che il pianoforte non è il fine ma la
via per andare molto più lontano. La sua naturalezza e la sua libertà esecutive sono ammirabili da togliere il respiro in un crescendo di seduzioni sonore che stregano l’uditorio. Grande ricchezza di sfumature timbriche dispensatrici di potenti suggestioni, un’ampia diversificazione nel fraseggio, una sconfinata gamma di pianissimi, una tridimensionalità prospettica che avvolge ed è delizia per le orecchie e ancor più per il cuore. Il pianismo di Pedroni riesce a trovare la via mediana tra controllo e abbandono che può essere obiettivo ultimo e massimo dell’arte interpretativa ed è là dove si realizza quel trasporto emotivo che si dischiude alle passioni più coinvolgenti.” Uno dei suoi cavalli di battaglia sono le Variazioni Goldberg di Bach: “una vera avventura dello spiritosfruttando un timbro pianistico ideale per creare le trasparenze “divine” pretese dalla sua interpretazione teologico-musicale. Una tensione arcana e avvincente, appassionata e frugale insieme, matura e sperimentale che dà un sapore particolare all’esecuzione di un pianista che lascia il segno.”