10 Dic2014
Pino Donaggio omaggiato ad Ancona
Pino Donaggio omaggiato ad Ancona
Vedere con le mani e con l'ascolto, per chi è impossibilitato a farlo con gli occhi; ascoltare col tatto, per chi vuol provare un'emozione non comune. Questo è il senso ultimo di un'iniziativa che ha visto protagonista il compositore Pino Donaggio nell'àmbito dell'undicesima edizione di Corto Dorico, festival del cortometraggio che si svolge fino a domenica nella vivacissima e splendida Ancona, fortemente sostenuto dall'ente locale e realizzato da uno strenuo gruppo di amanti del cinema e della musica.
Donaggio era per l'occasione accompagnato da Daniele Ciprì, il regista di La buca, che è la più recente fatica del maestro veneziano e che è stato proiettato, presenti regista e musicista, nel corso del festival. Un evento che ha coronato un'intera giornata dedicata a Donaggio, iniziata in realtà alcune sere prima con la proiezione, in versione integrale originale sottotitolata, quindi priva dei tagli di censura intervenuti successivamente, di A Venezia un dicembre rosso shocking... di Nicholas Roeg, che nel '74 costituì il debutto di Donaggio nella musica per film. Donaggio stesso e Ciprì hanno poi incontrato più di duecento studenti in una gremita e attenta Aula Magna del Liceo Rinaldini dove, anche attraverso esempi audio e video, è stato ripercorso l'itinerario del maestro nelle sue tappe principali, dai primi passi nella musica classica alla folgorante carriera cantautoriale, dal cinema di Brian De Palma ai film d'impegno civile di Giuseppe Ferrara sino alle prove più recenti. E nel pomeriggio, al Museo Tattile Omero nella Mole Vanvitelliana, si è inaugurata la mostra di sculture in argilla di Paolo Annibali accompagnate da una selezione di brani donaggiani. L'esposizione, pensata per i non vedenti e curata con particolare perizia e passione dalla musicologa Annalisa Pavoni, consiste in una serie di opere da toccare in parallelismo sinestetico con l'ascolto di altrettante pagine tratte dalle più celebri partiture del compositore, da Carrie a Do you like Hitchcock?, da Vestito per uccidere a La monaca di Monza, da Patrick a Passion sino, ovviamente, a La buca. Un percorso e un progetto di grande suggestione emotiva, unici nel loro genere per la scelta linguistica e l'impostazione, nei quali la musica di Donaggio e l'arte di Annibali hanno trovato un punto di congiunzione straordinariamente efficace e originale, che induce sicuramente ad auspicarne una continuazione ed uno sviluppo.
Vedere con le mani e con l'ascolto, per chi è impossibilitato a farlo con gli occhi; ascoltare col tatto, per chi vuol provare un'emozione non comune. Questo è il senso ultimo di un'iniziativa che ha visto protagonista il compositore Pino Donaggio nell'àmbito dell'undicesima edizione di Corto Dorico, festival del cortometraggio che si svolge fino a domenica nella vivacissima e splendida Ancona, fortemente sostenuto dall'ente locale e realizzato da uno strenuo gruppo di amanti del cinema e della musica.
Donaggio era per l'occasione accompagnato da Daniele Ciprì, il regista di La buca, che è la più recente fatica del maestro veneziano e che è stato proiettato, presenti regista e musicista, nel corso del festival. Un evento che ha coronato un'intera giornata dedicata a Donaggio, iniziata in realtà alcune sere prima con la proiezione, in versione integrale originale sottotitolata, quindi priva dei tagli di censura intervenuti successivamente, di A Venezia un dicembre rosso shocking... di Nicholas Roeg, che nel '74 costituì il debutto di Donaggio nella musica per film. Donaggio stesso e Ciprì hanno poi incontrato più di duecento studenti in una gremita e attenta Aula Magna del Liceo Rinaldini dove, anche attraverso esempi audio e video, è stato ripercorso l'itinerario del maestro nelle sue tappe principali, dai primi passi nella musica classica alla folgorante carriera cantautoriale, dal cinema di Brian De Palma ai film d'impegno civile di Giuseppe Ferrara sino alle prove più recenti. E nel pomeriggio, al Museo Tattile Omero nella Mole Vanvitelliana, si è inaugurata la mostra di sculture in argilla di Paolo Annibali accompagnate da una selezione di brani donaggiani. L'esposizione, pensata per i non vedenti e curata con particolare perizia e passione dalla musicologa Annalisa Pavoni, consiste in una serie di opere da toccare in parallelismo sinestetico con l'ascolto di altrettante pagine tratte dalle più celebri partiture del compositore, da Carrie a Do you like Hitchcock?, da Vestito per uccidere a La monaca di Monza, da Patrick a Passion sino, ovviamente, a La buca. Un percorso e un progetto di grande suggestione emotiva, unici nel loro genere per la scelta linguistica e l'impostazione, nei quali la musica di Donaggio e l'arte di Annibali hanno trovato un punto di congiunzione straordinariamente efficace e originale, che induce sicuramente ad auspicarne una continuazione ed uno sviluppo.