E.T. compie 30 anni: la musica di Williams risplende nella nuova edizione Blu-ray
Su gentile concessione dell’autore, pubblichiamo la traduzione di un articolo sulla colonna sonora di E.T. di John Williams apparso sul sito web della Film Music Society (http://www.filmmusicsociety.org), associazione statunitense dedita alla preservazione e alla promozione culturale della musica applicata al cinema.
E.T. compie 30 anni: la musica di Williams risplende nella nuova edizione Blu-ray
di Jon Burlingame
“John Williams è E.T.” – Steven Spielberg, 1982
La musica del compositore John Williams per il film E.T. l’extraterrestre (E.T. The Extra-Terrestrial) è una delle colonne musicali più amate di ogni tempo: si libra in aria, è potente. E soprattutto colpisce al cuore.
Williams ha composto e registrato la leggendaria partitura in tre mesi. A distanza di 30 anni, ciò che il compositore ricorda di quell’esperienza è la difficolta del compito assegnatogli e quanto duramente dovette lavorare per raggiungere gli alti obiettivi del suo collaboratore per antonomasia, il regista Steven Spielberg.
In occasione del suo trentesimo anniversario, E.T. l’extraterrestre viene pubblicato questo mese in una nuova edizione Blu-ray con un nuovo missaggio audio in surround a 7.1 canali che mette in mostra la colonna sonora premio Oscar di Williams con una brillantezza senza precedenti.“Quando ero al lavoro su E.T.,” ha raccontato Williams recentemente, “non penso che fossi davvero consapevole di quale grande film fosse. E’ una storia magica ambientata nelle circostanze più normali: i sobborghi, un matrimonio fallito, un gruppo di ragazzini simpatici. E poi c’è questa piccola creatura aliena che si nasconde in cameretta e che si innamora di questi giovani terrestri e viceversa; è una storia incredibile, ma è raccontata con un’abilità e una bravura che alla fine ci crediamo totalmente.”
Da questo punto di vista, la musica di Williams gioca un ruolo fondamentale
E.T. è la sesta collaborazione tra Spielberg e Williams, che allora includeva già capolavori come Lo squalo (1975), Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) e I predatori dell’arca perduta (1981). Nel periodo in cui componeva E.T., Williams compiva il suo primo anno in un ruolo nuovo ed impegnativo: era il direttore musicale della celebre Boston Pops Orchestra. “Lavoravo davvero molto in quel periodo”, ricorda il compositore.
“Ricordo che Steven mi parlò di E.T. diverse volte durante le nostre cene,”, racconta Williams. “Ebbe questa idea della storia di un bambino e una creatura extraterrestre; era al lavoro sulla sceneggiatura insieme a Melissa [Mathison] e sembrava un progetto bellissimo.” Quando un primo montaggio del film fu pronto, Williams lo vide e cominciò a lavorare sulle idee musicali principali. “Il processo fu esattamente lo stesso che usiamo oggi: Steven viene nel mio ufficio e io gli suono gli abbozzi dei temi al pianoforte, a volte soltanto poche battute.”
Ricevuta l’approvazione del regista, Williams completò la stesura della partitura e successivamente insieme a Spielberg incise la musica con un orchestra di 80 elementi negli studi di registrazione della MGM a Culver City, in California.
La partitura di Williams è sviluppata attorno a cinque temi principali: una tenera ed affettuosa melodia per l’alieno sperduto, eseguita all’inizio del film da un ottavino; un tema toccante suonato con espressività dall’arpa per la singolare amicizia tra Elliott (Henry Thomas) e E.T; un sinistro, cupo inciso per accompagnare gli agenti del governo alla ricerca dell’alieno smarrito; un tema “viaggiante” per le corse in bicicletta dei ragazzini; e infine il tema “del volo”, un tour de force orchestrale che diventa espressioni dei grandi poteri di E.T.
“Ricordo che lavorai molto duramente sul tema del volo,” dice Williams. “Ero preoccupato soprattutto di riuscire a trovare la melodia ariosa ideale. In quanto musicista, fu una sfida difficile. Davanti a noi ci sono dei ragazzini che volano in bicicletta, attraverso la luna, in modo assolutamente convincente. Che cosa dovrebbe dire l’orchestra in quel momento? Quali deve essere la progressione della melodia? Cosa sarebbe abbastanza buono da accompagnare un film come questo?”
Il compositore, ovviamente, uscì vincitore da questa sfida. Ma c’è di più: Spielberg andò al di là delle convenzioni per assicurare che Williams riuscisse ad ottenere il giusto fraseggio musicale, in particolar modo durante l’inseguimento in bicicletta che prelude al finale del film.
L’intera sequenza dura circa 15 minuti ed è un pezzo musicale di grande complessità che richede specifici punti di sincronizzazione nel corso della durata. Durante la registrazione del brano Williams tentò di dirigere il pezzo dall’inizio alla fine, ma fu difficile riuscire a “colpire” tutti i punti di sync. Williams cercava di bilanciare le necessità tecniche del film con la performance musicale migliore che poteva ottenere dai suoi musicisti. Durante una delle pause, Spielberg suggerì al compositore di non dirigere la musica in base alle azioni sullo schermo. Insistette per far dirigere a Williams la musica come se fosse in sala da concerto e gli promise che avrebbe montato le immagini sulla base della musica. “E’ esattamente quello che è successo,” racconta Williams. “Ha montato la scena sulla traccia musicale dell’orchestra.”
Fu un raro esempio di un regista che permette a uno straordinario brano musicale di prendere il sopravvento sulle considerazioni di natura visiva.
In conseguenza di ciò, Williams crede che “esiste una connessione intima tra le immagini e la musica che nemmeno il più grande esperto in sincronizzazione potrebbe essere in grado di eguagliare. C’è un fluire e rifluire costante, la musica accelera per alcune battute e poi rallenta, esattamente come accade quando dirigi un cantante lirico in un’opera. C’è qualcosa di viscerale, organico, a proposito del fraseggio. Con mia grande gioia, posso dire che quei 10 minuti finali provocano un certo tipo di reazione emotiva perché sono le immagini a seguire la musica e non viceversa.”
Quella sensazione “viscerale ed organica” mai fu più palpabile di quando allo Shrine Auditorium di Los Angeles, il 16 Marzo 2002, Williams diresse l’intera partitura originale dal vivo in una proiezione del film in occasione del 20° anniversario di E.T. “E’ qualcosa che non avevo mai fatto e che non ho più ripetuto da allora,” ha detto Williams. “E’ un evento magnifico per il pubblico ed è qualcosa che mi piacerebbe poter fare più spesso.”
La musica di E.T. fece vincere a Williams il quarto dei suoi cinque premi Oscar (oltre a tre Grammy Award). E’ stata riconosciuta dall’American Film Insitute come una delle 15 migliori colonne sonore di tutti i tempi. Sono stati pubblicati tre differenti album nel corso degli anni (ogni nota dei 76 minuti di musica composti per il film è stata pubblicata). Ed emoziona ancora il pubblico quando Williams ne dirige alcuni estratti in concerto.
Il compositore e il regista hanno collaborato in 26 film, una partnership creativa che dura da più di 40 anni e che include film come Jurassic Park, Schindler’s List e l’imminente Lincoln. Ma a tutt’oggi E.T., ci suggerisce Williams, “è probabilmente il capolavoro di Steven.”
In occasione delle celebrazioni per gli 80 anni di Williams avvenute di recente al Festival di Tanglewood, Spielberg ha chiamato il suo amico “il più grande compositore americano vivente e uno dei nostri tesori nazionali. Ha regalato ai film un linguaggio musicale che può essere capito in ogni paese su questo pianeta. Senza ombra di dubbio, John Williams è stato il più significativo contributo che una singola persona abbia dato al mio successo come regista.”
©2012 Jon Burlingame
Film Music Society, 2012. Tutti i diritti riservati.
Traduzione di Maurizio Caschetto
Un ringraziamento a Jon Burlingame per la concessione alla riproduzione dell'articolo.
Link articolo originale: http://www.filmmusicsociety.org/news_events/features/2012/101012.html