14 Gen2005
Scritto da Cesare Cioni. Pubblicato in Dossier
Il Manifesto
° La Musica è una componente essenziale dell’espressione cinematografica.
° Il compositore è parte integrante del cast artistico del film.
° Ogni compositore ha la propria identità artistica.
° Il rapporto tra regista e autore delle musiche deve essere ispirato a fiducia e rispetto reciproci nella consapevolezza comune della centralità del film.
° La composizione di una colonna sonora richiede il tempo necessario a garantire la qualità del film.
° Ogni autore contribuisce al valore del film con la sua ricerca e il suo linguaggio personali.
Tutto ha avuto inizio lo scorso gennaio al Future Film Festival, la rassegna bolognese dedicata al cinema fantastico e d’animazione diretta da Giulietta Fara e Oscar Cosulich e giunta alla settima edizione. Su iniziativa di Marco Spagnoli, giornalista e critico cinematografico, sette dei più illustri rappresentanti dell’ultima generazione di compositori italiani per il cinema si ritrovarono per la prima volta intorno allo stesso tavolo, a discutere tra loro e con il pubblico del proprio lavoro, delle soddisfazioni e degli incerti di un mestiere molto particolare. Nonostante la maggior parte dei musicisti non si fosse mai incontrata fino alla sera prima, l’intesa fu immediata, e la loro verve inaspettata diede vita a due ore ricche di informazioni, curiosità e aneddoti inediti, concluse con la promessa di non permettere che l’incontro restasse un episodio isolato. La stessa sera l’impegno fu suggellato da un’inedita e memorabile jam session in una cantina bolognese che vide i compositori sfoggiare altrettanto inattese doti di esecutori in un’esibizione che resterà per lungo tempo nella memoria di chi ebbe la fortuna di assistervi.
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