Addio Michel Legrand
Addio Michel Legrand
Alcuni anni fa trovo un’offerta allettante su Amazon e acquisto due box deluxe edition di Michel Legrand ad un prezzo più che ragionevole: uno dal titolo “Anthology”, comprendente ben 15 CD e l’altro omaggiante il grande sodalizio cine-musicale della vita di questo strepitoso compositore, ovvero “Jacques Demy – Michel Legrand: L’intégrale - The Complete Edition” con 11 CD contenenti, ovviamente, le edizioni integrali delle colonne sonore scritte dal Maestro parigino per l’amico regista francese (dieci pellicole insieme). Amavo già questo poliedrico compositore e possedevo nella mia collezione alcune sue OST importanti, tra cui il musical Yentl, il film romantico criminoso Il caso Thomas Crown, l’apocrifo bondiano con il ritorno di Sean Connery Mai dire mai e alcune compilazioni e album pianistici eppure solo ascoltando queste suddette megaraccolte scopro un universo cinematico ed extracinematografico di cosmopolita genialità e arguzia compositiva che pochi pari ha nell’Ottava Arte; e poi Legrand era uno degli ultimi Grandi Maestri della Film Music ancora in vita che ha davvero segnato la Settima Arte con il suo sapiente comporre per immagini, congiuntamente agli altri venerandi e altrettanto noti Ennio Morricone, John Williams, Quincy Jones, Lalo Schifrin e Claude Bolling.
Stamane apprendo la notizia della scomparsa di Michel Legrand all’età di 86 anni nella sua amata e multiforme fonte di ispirazione Parigi e un velo di tristezza copre il mio volto ed il mio animo di appassionato di musica per film dall’età di 8 anni, perché mi rendo conto sempre di più che i veri Grandi Maestri geniali dell’Ottava Arte stanno a poco a poco scomparendo; forse la Film Music è morta perché oggi per buona parte è una landa desolata di emuli, a volte incapaci o semplici scopiazzatori senza verve, degli stili dei reali Geni compositivi di un passato che non torna più (Golden e Silver Age cinemusicale) o bravi artigiani che molto probabilmente non raggiungeranno mai la genialità e grandezza dei loro colleghi di un tempo glorioso per la Settima Arte e la sua controparte musicale. Logicamente non è giusto fare il catastrofico totalizzante perché di compositori oggigiorno ve ne sono di capaci e stimolanti creativamente ma se si pensa a cosa ci ha donato il passato per quel che riguarda il sodalizio tra musica e immagini uno sconforto desolante, per l’appunto, mi/ci attanaglia, eccome!
Detto ciò, Michel Legrand (Parigi, 24 febbraio 1932 – Parigi, 26 gennaio 2019) ci ha lasciati, e per fortuna ci ha lasciato un bagaglio compositivo di opere filmiche e non di notevolissima rilevanza che sono da studiare/ascoltare con profonda attenzione analitica e siate certi, miei cari lettori che ancora non conoscete questo splendido compositore e ottimo musicista e chansonnier, scoprirete un universo sonoro di meravigliosa, peculiare, straordinaria poetica musicale che molti colleghi ha ispirato in molteplici generi, non soltanto quelli cinematici. Vincitore di tre Oscar per la migliore canzone “The Windmills of Your Mind” (liriche di Alan e Marilyn Bergman) dal film Il caso Thomas Crown (Norman Jewison, 1968), per la migliore score per il film Quell’Estate del ’42 (Robert Mulligan, 1972) e migliore partitura per il musical diretto e interpretato da Barbra Streisand nel 1983, Yentl con le parole di Alan e Marilyn Bergman. 12 vittorie e 37 candidature tra Golden Globe, Oscar, Bafta, César, Grammy, International Film Music Critics Award (IFMCA) ed altro di prestigioso, Legrand ha sempre avuto, fin dagli esordi negli anni ’50 con alcuni documentari, un suo stile inconfondibile (quello che oggi manca a molti compositori o presunti tali!) e orecchiabile, intensamente melodico e armonioso, brillante, in cui si mescolavano reminiscenze gershwiniane, classiche, jazzistiche e avanguardistiche dimostrando una poliedrica capacità compositiva che solo chi ha fatto una lunga gavetta, studi approfonditi di varia natura musicale e tanta bravura innata, cioè chi ha mangiato ‘pane e musica’ fin dalla tenera età, possiede. E ascoltando le sue composizioni, i suoi arrangiamenti di pezzi noti altrui, e le collaborazioni stranote con artisti internazionali (tutte presenti nei succitati box in testa all’articolo) si viene a conoscenza di un reale Genio che ascolto dopo ascolto non si può far altro che amare visceralmente. OST quali, pescando non in ordine cronologico tra le oltre 200 realizzate, Les parapluies de Cherbourg, Gli amanti del Tago, Bolero (in collaborazione col compianto Francis Lai), La donna è donna, “Lola” donna di vita, Atlantic City, i già citati Yentl, Il caso Thomas Crown – Legrand in un bellissimo documentario francese del 2009, andato in onda su Rai 5 pochi giorni addietro, “The Golden Age of Film Music - L’epoca d’oro della musica da film 1965 – 1975”, racconta che il regista Jewison insieme al montatore aveva realizzato una versione del film di oltre 4 ore e non sapeva cosa tagliare. Legrand gli disse che avrebbe scritto, senza vedere le immagini ma solo ispirato dalla sceneggiatura, una colonna sonora di 1h e mezza e che Jewison avrebbe montato il film su di essa seguendone ritmi e melodie; e così fu ed il risultato ancora oggi è stupefacente: vera simbiosi tra note e immagini – Agente 007 - Mai dire mai (essendo un apocrifo di James Bond non poté usare il celebre leitmotiv di Monty Norman) e Quell’Estate del ’42.
Nel 1989 il nostro realizzò un film come regista e coerentemente come compositore, Cinq jours en juin (Cinque giorni a giugno), storia semiautobiografica di un musicista adolescente in tempo di guerra.
Per dovere di completezza e aiuto alla comprensione musicale di un, torno a ribadire, Genio dell’Ottava Arte, vi consiglio, oltre all’acquisto dei due box di cui sopra, di comprare i seguenti tre magnifici DVD di concerti legrandiani con musiche sue e di altri autori, in cui dirige l’orchestra, esegue al piano e canta con la sua voce tipicamente ‘parigina’ alla Charles Aznavour: “Michel Legrand and the Cinema” (Arthaus Musik, 2011), “Michel Legrand Live in Brussels” (EuroArts, 2006) e “Legrand Jazz” (Arthaus Musik, 2011).