Moon Knight

cover moon knightHesham Nazih
Moon Knight (Id. – 2022)
Hollywood Records/Marvel Music
33 brani – Durata: 1h e 31’



Perché la Marvel non permette un’identità musicale definita ai suoi film come invece fa con le serie? Tranne rare accezioni – il tema di Alan Silvestri per Avengers, il motivo da Oscar di Ludwig Göransson per Black Panther e il leitmotiv del logo della Marvel di Michael Giacchino – i film della saga dei Vendicatori non hanno musiche che restano impresse dal primo ascolto, come invece accaduto con altri supereroi (invero DC) quali Superman (John Williams) e Batman (Danny Elfman). Nelle serie come WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier e ora Moon Knight, il tema portante si fa invece ricordare, divenendo immediatamente iconico. Da noi sconosciuto prima di questa stravagante serie mistico-arcano ambientata per lo più in Egitto (visto che, per l’appunto, si parla di antiche divinità locali), il quarantanovenne compositore Hesham Nazih è assai famoso in patria, grazie a film di enorme successo al botteghino (una quarantina di titoli) con i quali si è aggiudicato vari riconoscimenti. La sua partitura è un’ottima combinazione di sinfonismo classico e musica contemporanea, con utilizzo di strumenti etnici, che si esalta nel poderoso ed epico brano “Moon Knight”, con un leitmotiv che fonde la grandeur sinfonica di Silvestri per La mummia - Il ritorno al pathos corale enfatico di Miklós Rózsa di Ben-Hur. Altri episodi superbi sono “Moonlight Flight” con quell’incedere infuocato del coro e l’orchestra al cardiopalma; “Summon The Suit”, magmatico e martellante, con voce solista che evoca sonorità arabe; “The Kiss”, teneramente romantico e celestiale; “Costellation” massiccio nel suo crescendo coral-sinfonico oscuro e ineluttabile.    

Recensione concessa su autorizzazione e pubblicata in origine sulla rivista cartacea Audioreview n. 443 – Giugno 2022

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