Lupin - Season 2

cover lupin season2Mathieu Lamboley
Lupin - Season 2 (Id. – 2021)
Milan Records
14 brani – Durata: 35’52”

Bastano i 3’51” di “Le secret” con il suo violoncello melanconico e commovente leitmotiv eseguito da un violoncello solista, per convincere che Mathieu Lamboley ha grandi idee tematiche, messe su pentagramma con tale bravura e originalità da sembrare un veterano nel campo invece di un quarantunenne con in curriculum appena una quarantina di film, corti e serie, benché molte volte nominato e premiato per partiture incantevoli come quelle per Minuscule 2 e Il ritorno dell’eroe. Come nel caso della prima, per la seconda stagione dell’acclamata serie Lupin lo score è di quelli che si imprimono immediatamente nella memoria, con un tema primario dagli stilemi vintage caratteristici delle musiche scritte negli anni per Arsenio Lupin. Lamboley inanella una sfilza di brani dal grande sinfonismo con rari accenni al sound “action” attuale, ben innescati nell’architettura classica di una colonna sonora in stile Golden Age hollywoodiana; si veda la citazione, non solo visiva ma perfino musicale, al finale risolutivo de L’uomo che sapeva troppo di Hitchcock (con la “Storm Cloud Cantata” di Arthur Benjamin diretta in scena da Bernard Herrmann), della sequenza in teatro dell’ultimo episodio – con l’orchestra che esegue “La symphonye de Lupin” con lo stesso compositore in un cammeo – che segue passo passo tutte le azioni concitate del nostro ladro: un brano al contempo diegetico ed extra diegetico, di notevole potenza espressiva e performativa.
In chiusura, il tema fascinoso che esala tutta la dichiarata e misterica fascinazione, in “Dans l’ombre d’Assane”, per pianoforte solista, che a tratti rammenta certe melodie di Henry Mancini per i film romantico spionistici dei ’60.
    
Recensione concessa su autorizzazione e pubblicata in origine sulla rivista cartacea Audioreview n. 434 – Settembre 2021

Stampa