Pompei

cover_pompei.jpgMarco Frisina
Pompei (2007)
Lux Vide / Rai Trade Edizioni Musicali
22 brani – Durata: 76’06”

Per la co-produzione Rai e Lux Vide, Monsignor Marco Frisina ha pensato a un intreccio musicale capace di sfruttare le potenzialità dell’intera orchestra, che raramente si affida alla peculiarità di un suo strumento per fare emergere un’emozione, un sentire, uno stato mentale.
La forza orchestrale si dispiega nell’introduttivo “Pompei – Titoli di testa”, inquieto e serioso, i cui toni sono smorzati solo dopo la metà da un’inattesa virata intimista. Ispirato e trascinante, il tema principale è ripreso in più brani; si ascolti “Valeria”, ma anche “Partenza dell’esercito romano”, in cui le percussioni accentuano la gravità del sapore militare, spezzata da un intermezzo in cui prevarica la nostalgia degli archi.
I colori grevi (“Terremoto e battaglia”) e l’amarezza del dramma (“Incontro con il padre”) si alternano in un’OST che possiede afflato epico, cui fa difetto solo una scarsa varietà di colori, un insistere su tonalità teatrali e fascinose che non sempre sanno rendere conto del sentimento individuale.
Fra i pochi pezzi che si allontanano dal melodramma, si segnala l’interessante “Festino di Chelidone”, mix di fiati e percussioni dal sapore antico. E se “Lavinia” propone un accento misterioso e ambiguo nella partitura di Frisina, la solennità maestosa e sofferente torna con “Una nuova Pompei”, che si apre con un accorto utilizzo dei fiati, e “Sulla riva del mare”, in cui si ripresenta l’eco di una voce femminile già utilizzato in “Il mistero dei papiri” e “Pompei – Titoli di testa”.

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