War and Peace

cover_guerra_e_pace.jpgJan A.P. Kaczmarek
Guerra e pace (War and Peace, 2007)
Lux Vide – Rai Trade FRT 427
22 brani – Durata: 76’56”



Ricchissima e variegata è la tessitura sonora che Jan A.P. Kaczmarek ha creato per accompagnare la colossale produzione televisiva Guerra e pace, basata sul celebre romanzo di Tolstoj.

Un’impresa, la trasposizione audiovisiva di una delle opere più importanti della letteratura russa, affidata a Robert Dornhelm, che in TV ha già portato storie come quelle dei Dieci Comandamenti e di Anna Frank e che si è cimentato con interessante perizia calligrafica e coinvolgimento emotivo nella traduzione per il piccolo schermo di un’opera la cui complessità ha inevitabilmente portato con sé la necessità di tagli e condensazioni.
Il linguaggio dell’audiovisivo possiede inevitabilmente maggiore immediatezza rispetto a quello letterario: non deve descrivere, gli basta un’occhiata per rendere conto di una situazione che la pagina scritta impiega frasi e frasi ad illustrare, può amplificare la portata emozionale di un fatto con una potenza preclusa all’opera di letteratura. Ma l’indagine psicologica, l’esplorazione del mondo che sta sotto la superficie dell’espresso è impossibile alla ripresa cinematografica con la precisione della parola scritta, che può spiegare con minuzia ogni tipo di sensazione e di sentire psicologico, mentre il film può farli intuire con accorgimenti meno immediati del racconto esplicito di un romanzo.
In quest’ottica notevole è stato il lavoro espressivo di Kaczmarek, autore di una creazione musicale valida nell’ascolto slegato alla visione della fiction e nell’accompagnarne l’intreccio assorbendo e ripresentando sullo schermo la complessità dell’indagine storica e umana condotta da Tolstoj con Guerra e pace. Una colonna sonora, questa, che incarna lo spirito del tempo così com’è codificato nell’immaginario del grande pubblico (soprattutto nell’afflato potente ed elegante) e commenta il sentimento senza eccedere con la retorica.
Esemplificativo è il brano d’apertura “War & Peace”, che riassume l’essenza dell’OST e dell’intera storia. Contiene tutto: l’elemento epico, quello drammatico, la nota bellica, l’espressione dell’emozione più intima. La soundtrack, del resto, evita con cura la prevedibilità. Alterna tenerezza e romanticismo, che assumono sfumature liriche in “Andrey and Natasha In Love”; vira verso toni più tormentati (“Andrei and Liza”) o sofferti (“Masha Bolkonsky”); riesce ad essere allo stesso tempo sontuosa e inquieta, come in “The Grand Ball”.
Notevole l’esecuzione della Polish Radio Orchestra, guidata da Marcin Naêcz-Niesioowski, sempre impeccabile nell’eseguire la composizione di Kaczmarek, che non nasconde i suoi debiti alla tradizione sinfonica nell’uso accorto e consapevole delle potenzialità orchestrali; a partire dagli archi, rapidi e guizzanti in “The Promise of Things To Come…”, carichi di presagio e aspettative e abili nell’accompagnare le piccole illusioni della giovinezza; fino ad arrivare ai colori militari, resi – pur con metodo ormai noto – dalle note gravi dei fiati e dalla melodia veloce degli archi accompagnata dalle percussioni (“Napoleon Is Coming” o “Austerlitz”).





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