A Come Andromeda

cover_a_come_andromeda.jpgMario Migliardi
A Come Andromeda (1972)
GDM CD Club 7069
24 brani – durata: 72’04’’

Sceneggiato televisivo di cinque puntate trasmesso dalla Rai nel 1972, A Come Andromeda è basato sul romanzo fantascientifico scritto da Fred Hoyle in collaborazione con John Elliott. Venne adattato per la televisione dallo scrittore italiano Inisero Cremaschi (che compare anche nello sceneggiato ricoprendo un ruolo secondario) e vanta un cast con alcuni nomi noti nel mondo del teatro e del cinema italiano anni ’70 come Tino Carraro, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi e Giampiero Albertini.
Girato interamente nella penisola italiana, incluse le scene extranazionali, lo sceneggiato narra vicende ambientate in Gran Bretagna, dove un avveniristico radiotelescopio viene in contatto con un segnale sconosciuto proveniente dalla galassia di Andromeda. Decodificato il codice, gli scienziati si ritrovano con un progetto per la costruzione di un computer tecnologicamente molto avanzato, che una volta completato interrogherà gli scienziati sulla biochimica, fornendo quindi istruzioni per sintetizzare una cellula vivente.

Visionario e progressivo, il serial viene accompagnato dalle musiche sperimentali di Mario Migliardi (Il venditore di morte, Prega il morto e ammazza il vivo), il quale si cimenta in una scrittura che sembra affiancarsi notevolmente agli sviluppi musicali tipici per il genere, dalle particolari pagine di Fred Myrow per Soylent Green alle più inquietanti e progressive del Maestro Goldsmith per Planet Of The Apes.
Nella scelta della strumentazione si nota come l’autore abbia prediletto una imponente presenza di arpa e pianoforte, che combinata ad una serie d’incastri ritmici pungenti dipingono un’atmosfera fredda e tagliente, a tratti straniante, che concettualmente sembra voler convergere verso un futuro molto lontano, ben differente dalla realtà e la quotidianità del periodo.
In netto contrasto le sessioni dal gusto jazz, che nella sequenza n° 3 spezzano l’atmosfera poco melodica che prevale in gran parte delle pagine composte dall’autore italiano.
Assieme a queste vengono combinati interessanti effetti sintetici, indiscutibilmente legati al periodo (sequenza n°4), oppure alternati a lunghi brani in cui una pastosa e pressante esecuzione dell’organo introduce con insistenza movimenti più rarefatti, che consistono in arpeggi abbinati ad effetti elettronici, sfociando in un’atmosfera fondamentalmente futuristica e manifesto della visione del genere negli anni dell’uscita del serial.

Di ben altro sapore e natura “La spiaggia di Durness (Versione TV)”, movimento fondamentalmente per archi classicheggiante e spensierato, arricchito da brillanti arpeggi e presenze di basso elettrico; la pagina rispecchia il gusto più delicato e ampio della bellezza, che s’inserisce splendidamente nel contesto degli anni 70 grazie ad una ritmata variazione dall’impostazione swing, nella quale la presenza della batteria e il subentrare della sezione dei fiati contribuisce in una resa finale di estrema magnificenza.
Fatta eccezione per le sequenze n° 8 e 13, finemente tessute su ritmiche molto in voga in quel periodo, la ripresa del commento  ricalca nuovamente soluzioni più stranianti e progressive, che nella sequenza n° 16 vanno ad affiancarsi a sinistre presenze corali, per sfociare poi in una sessione dissonante (“Sequenza n° 17”) che forse spicca maggiormente delle altre grazie ad un’atmosfera tagliente che in un certo senso si affianca al modo più occidentale di fare musica da film, soprattutto in quel periodo.

Da tenere in particolare considerazione è il “Tema di Andromeda”, che torna nel primo e nel penultimo brano, caratterizzato da un passaggio moderato cadenzato su di una ritmica andante, che si basa principalmente sull’esecuzione di Edda Dell’Orso nel ruolo di voce solista.
Molte sono le sfumature timbriche presenti nel movimento, dagli arpeggi di chitarra alle presenze elettriche, ma la voce calda e sensuale dell’artista sovrasta timidamente il tutto, regalando al leitmotiv un sapore quasi amaro, nonché misterioso.

Edito in edizione limitata a sole 500 copie, il disco pubblicato dalla GDM nella collana CD Club offre una selezione di 24 brani per una durata complessiva di 72 minuti circa. Gran parte del materiale incluso nell’album è stato registrato in mono, fatta eccezione per gli ultimi quattro brani, tra i quali sono presenti “Tema di Andromeda (mix singolo lato A)” e “La Spiaggia di Durness (mix singolo lato B)”, provenienti dall’omonimo singolo originale pubblicato dalla RCA.
In conclusione il lavoro svolto da Mario Migliardi risulta essere molto interessante, in un certo senso più da studio che non d’ascolto, fatta eccezione per quei movimenti caratterizzanti dello stile musicale del periodo, tra i quali spiccano senza alcun dubbio le varianti de “La Spiaggia di Durness”.

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