La Révolution Française

Cover La Revolutiòn FrançaiseGeorges Delerue
La rivoluzione francese (La Révolution Française, 1989)
Disques Cinémusique DCM 105/106
2 CD – 42 brani – durata totale: 94'27''

“Toi, Liberté, Liberté que nous aimons / Toi, Liberté, Liberté que nous voulons...”. Con questi versi scritti dallo stesso Delerue ed affidati alla voce di Jessye Norman, si apre l'edizione doppia, rimasterizzata dalla canadese Disques Cinémusique nel 2005, della musica originale di una delle fiction televisive più costose ed ambiziose di sempre. La Révolution Française (1989), diretta da Robert Enrico e Richard Heffron e con un ricco cast internazionale (Klaus Maria Brandauer, Sam Neill, Peter Ustinov, Jane Seymour), offriva una visione indubbiamente idealista e quasi epica degli eventi di cui ricorreva il bicentenario, senza peraltro censurare gli aspetti più truculenti e i massacri del cosiddetto terrore. Alla fine la mega produzione sfornò un film della durata complessiva di 250 minuti, suddivisi in due puntate intitolate Les Années Lumière e Les Années terribles, che vennero incluse anche nel palinsesto Rai (fino a pochi anni fa Rai Uno le riproponeva ad orari assurdi nel cuore della notte). Nel giugno di quest'anno Tf1 Video ha infine curato l'uscita del DVD doppio, disponibile per ora solo in lingua francese. Per quanto riguarda la colonna sonora, nel 1989 vennero dati alle stampe due album indipendenti per conto di Polydor, introvabili oramai da diverso tempo e inoltre giudicati dagli audiofili un pò “flat”. A distanza di venti anni il riascolto congiunto dei due album regala ancora grandi emozioni e rivela un modo di fare musica per televisione (o, meglio, per cinema) che rasenta la perfezione stilistica. L'autore di Platoon fa appello alle migliori risorse melodiche (“L'abolition des privilèges”, solo per citare un magnifico esempio) e consacra la sua penna alla grandeur coral-sinfonica del memorabile “Hymne à la Liberté”, vero filo rosso di un classico del genere storico e d'azione con una forte impronta lirica. Non mancano dei persistenti arcaismi musicali (“Le lever du Roi”, che ricorda i concerti grossi di Corelli, o “Ouverture des États généraux”, di handeliana memoria). Il secondo disco è invece più concettuale, la partitura a volte iterativa (“Folie et massacres”), molto attenta agli stati d'animo dei personaggi che, uno dopo l'altro, vengono condotti alla ghigliottina. Spicca in particolare “Le vote pour la mort du Roi”, un brano che incarna con estrema compassione il dramma personale di Luigi XVI. Davvero non sappiamo trovare un neo al lavoro di Georges Delerue, se si eccettua il fatto che la presente edizione è stata purtroppo pubblicata con una tiratura limitata a sole 550 copie, già tutte volatilizzate (alcune sono state addirittura vendute su eBay a prezzi ovviamente pompati). Il tema principale del film è stato incluso nel box di 6 CD intitolato Le Cinéma De Georges Delerue (2008), che raccoglie un'ampia retrospettiva dell'autore scomparso nel 1992. È lecito dunque sperare in una ristampa meno “elitaria” dell'intero album, così da permettere ad un più vasto pubblico di assaporare pagine di musica così intense.

 

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