Annozero & Samarcanda

cover_annozero.jpgDaniel Bacalov, Nicola Piovani, Pivio & Aldo De Scalzi, Lele Marchitelli, Danilo Rea, Alfredo Lacosegliaz
Annozero & Samarcanda (2009)
Sony Music 88697619342
21 brani – durata: 60’

E’ uscita un po’ in sordina, come accade spesso a quegli eventi, trasmissioni, personaggi, fatti che sono importantissimi, che cambiano il più delle volte il corso della storia, fanno cultura, aprono gli occhi, ci svelano l’insvelabile! Di cosa parliamo? Ma della raccolta di musiche composte per le trasmissioni targate Rai, Annozero, Samarcanda, Circus, Moby’s, Sciuscià e Il raggio verde, sotto la supervisione e la conduzione (una buona parte di esse) di Michele Santoro, che ha caldeggiato fortemente questo album: per dare voce e far sentire cosa si cela musicalmente dietro i servizi scottanti, autorevoli, di denuncia dei programmi sociali delle tre reti di Stato. Musiche che il più delle volte si confondono (si perdono) sotto i dialoghi, le interviste, i commenti dei servizi, ma che sono un elemento portante e importante del servizio stesso, dando forza ai fatti narrati, alla vita vera e ai suoi aspetti più terribili, drammatici, politici, culturali e fuori dal comune. Musiche composte da firme autorevoli del panorama cinemusicale italiano, come in questo caso, Nicola Piovani, Daniel Bacalov, Pivio & Aldo De Scalzi, Lele Marchitelli, Danilo Rea e Alfredo Lacosegliaz. Alcuni di loro, rispetto ad altri nomi del gruppo più noti al pubblico, maggiormente relegati alla scrittura televisiva che a quella cinematografica, vedi il figlio del premio Oscar Luis Bacalov, Daniel, Rea e Lacosegliaz, ma ugualmente degni di nota per le loro composizioni incisive e aderenti alle immagini che commentano.
Un CD realmente interessante, con brani colmi di pathos, perfetti esempi di cosa vuol dire comporre creativamente e non farsi ingannare dal fatto di dover scrivere per un programma televisivo, quindi, banalizzare la scrittura compositiva stessa. Sono tutti pezzi che descrivono momenti drammatici, mesti, tensivi, quando non sono semplicemente le sigle di testa dei programmi. Musiche realizzate con singoli strumenti, interventi orchestrali ridotti, synth, ma di grande effetto e al contempo emozionali, eseguite in diversi casi dagli autori stessi.
Le composizioni più interessanti, che catturano subito dopo il primo ascolto, sono quelle di Nicola Piovani, Daniel Bacalov, Lele Marchitelli e Danilo Rea (questi ultimi due in alcune occasioni in coppia nella creazione di temi per i programmi succitati). Vanno segnalati la celebre sigla di Annozero di Nicola Piovani con quella fisarmonica e tastiera, che simula una chitarra elettrica, in primo piano nel procedere vigoroso di un brano dalle venature popolari e dalla melodia inconfondibile dello stile del suo autore, il dolce incedere fiabesco da ninna nanna antica di “Pleniluni” (Annozero), sempre di Piovani, che sembra uscire da uno degli ultimi film di Roberto Benigni musicati dal Maestro premio Oscar per La vita è bella, “Barche” (Sciuscià), elegia morriconiana di Lele Marchitelli per archi, fiati e pianoforte, la melodia tardoromantica, alla Sakamoto, per piano, violino e violoncello “Sogno in verde” (da Il raggio verde) di Bacalov, la trascinante malinconia con chiusura ritmata e arabeggiante di “Tutti i sentieri del mondo” (Speciale Moby's) di Pivio & Aldo De Scalzi e l’incalzare gioioso, nella migliore tradizione delle ballate di Angelo Branduardi, di “Il carnevale” (Sciuscià) di Daniel Bacalov. 
Un CD da scoprire per comprendere sul serio quanto lavoro professionale e di qualità si nasconde nelle library televisive e nelle composizioni ad hoc dei programmi di Stato. Un acquisto consigliato!

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