Steven Spielberg – Mondi e visione del re dei blockbuster

cover libro steven spielberg mondi e visioni del re dei blockbusterGiovanni Toro
Steven Spielberg – Mondi e visione del re dei blockbuster (2024)
Edizioni NPE
Pagg. 400
Euro 17,90

Dove risiede la grandezza in un uomo? Nella greca concezione della sua essenza oppure nel foscoliano valore delle opere compiute in vita? Questi interrogativi, che da secoli attanagliano l’essere umano, si ripresentano ogni volta che ci troviamo di fronte a un genio. Il libro di Giovanni Toro, “Steven Spielberg - Mondi e visioni del re dei blockbuster”, non arretra di fronte questa sfida e, nella controluce della grandezza di un genio dei nostri tempi, si pone questi interrogativi, fornendo risposte che travalicano il dato soggettivo e diventano tecnicamente accurate e oggettivamente ineccepibili. Avvicinandosi alla lettura del libro, il lettore non dovrà aspettarsi un mero resoconto biografico di un grande autore; ci sono chiaramente moltissimi riferimenti biografici ma quello che viene sottolineato con maggior forza è certamente il monumentale corpus delle opere nelle quali il genio spielberghiano si è realizzato. Tutti i dettagli e le esperienze descritte sono funzionali a un percorso che cerca di avvicinarsi alla grandezza registica di un uomo che ha fatto la storia non solo del cinema ma che ha contribuito a plasmare l’immaginario di intere generazioni. La responsabilità di Toro non è da poco e l’autore ne è consapevole; per questo si muove sempre con una certa delicatezza ed eleganza nel cercare di de-finire (nel senso latino del termine), di porre dei confini, all’immane genialità che, per de-finizione, non può essere contenuta. Non è un caso che l’andamento del libro non sia cronologico ma preferisca creare dei nuclei tematici attorno ai quali far ruotare l’accurata analisi di un processo che non è solo umano ma soprattutto creativo e, a tratti, magico. Sì, la vita e la carriera di Spielberg vengono presentate dall’autore come il percorso di un predestinato che ha saputo esplorare tutti i possibili campi della cinematografia e lo ha fatto sempre con una perizia che pochi altri hanno avuto, riuscendo laddove molti hanno fallito. Questo però non tragga in inganno; non vi è un processo di adulazione o mistificazione, bensì una lucida e scrupolosa analisi dell’opera di un regista di cui anche i detrattori non potranno non riconoscerne il valore. Toro opera con la mano da chirurgo per fare un’operazione di analisi che non si perda nei tecnicismi ma, al contempo, non sottovaluti l’importanza del dato specialistico, in un campo, come quello cinematografico, dove la creatività è strettamente legata alla tecnica. L’autore del libro riesce a raggiungere il giusto equilibrio nel descrivere le tecniche spielberghiane con una notevole conoscenza del mestiere (basti pensare alle numerose considerazioni dei modi di ripresa, dell’uso delle luci, delle inquadrature ecc.…) senza mai annoiare.
Che il libro di Giovanni Toro sia non solo un tributo ma anche una riflessione precisa, garbata e piacevole nello stile è dimostrato dal fatto che ogni film analizzato sia indagato nella trama ma sia anche studiato nei processi di lavorazione (“la storia dentro la storia”) e nelle sue componenti tematiche e di ricezione del pubblico (“sul film”). La lettura che ne scaturisce sarà un piacere per i lettori in generale ma soprattutto per quelli che hanno amato il regista di Cincinnati il quale, come sottolinea l’autore del libro, forse non sarebbe il più grande regista se non si fosse avvalso della collaborazione del più grande compositore vivente, John Williams. Agli amanti delle colonne sonore, il libro offre infatti parecchi dettagli sulla collaborazione tra questi due geni che hanno saputo creare opere che andranno al di là del tempo. Come giustamente sottolineato da Toro, il sodalizio Spielberg-Williams è uno dei pochi che si sono rafforzati nel corso degli anni e ha travalicato qualsiasi interesse economico o di tempo; è come se l’uno avesse trovato nell’altro la sua controparte e nell’unione delle due componenti si sia raggiunta la perfetta narrazione tramite immagini che si traducono in musica e note che si trasformano in inquadrature, momenti e attimi che rimarranno indelebili nella storia del cinema mondiale. Non c’è film di Spielberg che non abbia tratto giovamento dalla musica di Williams la quale ha saputo essere non solo cornice ma è riuscita (anche per mano del regista che l’ha saputa sfruttare a dovere) a diventare co-protagonista di moltissime delle pellicole di Spielberg; allo stesso modo la musica di Williams ha trovato una perfetta sorgente di ispirazione dai lavori dell’amico.
Il libro “Steven Spielberg - Mondi e visioni del re dei blockbuster” è certamente un unicum nel panorama saggistico italiano; non solo per la mole di informazioni e curiosità ma soprattutto per il modo con il quale Giovanni Toro è riuscito a investigare i vari fattori che hanno portato il regista di Cincinnati a quella grandezza che non perirà mai ma rimarrà sempre lì, custodita nei suoi film. Noi avremo il privilegio di poterne godere quando e quanto vogliamo; basterà premere play per avviare la magia che solo pochi registi riescono a infondere nelle loro opere e questa mistica corrispondenza viene sottolineata dal libro di Toro che, oltre a essere un puntuale riflessione su Steven Spielberg, è certamente un omaggio alla grandezza che non tramonta ma si trasforma in arte.

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