Blood Diamond

cover_blood_diamond.jpgJames Newton Howard
Blood Diamond (Blood Diamond - Diamanti di sangue, 2006)
Varese Sarabande VSD 6780
24 brani  – Durata: 62’40’’

 

La colonna sonora del film Blood Diamond realizzata da James Newton Howard è una piacevole sorpresa, una musica che, pur utilizzando alcuni clichè legati all’ambientazione africana della pellicola, come un certo uso delle percussioni e della voce, tiene sempre viva l’attenzione e l’interesse e non manca di far apprezzare alcune riuscite intuizioni del compositore.

Il brano per i titoli di testa “Blood Diamond Titles” rimanda, per l’impostazione vocale, al riproduttisimo Gladiatore di Hans Zimmer e sembra lasciar presagire uno score senza particolari sorprese: ma già dai 2 brani successivi, “Crossing the Bridge” e “Village Attack”, capiamo che non è così. Il primo introduce un elemento melodico molto lineare, ma efficace, che tornerà più volte, mentre nel secondo brano, su un tappeto di percussioni, irrompe una chitarra elettrica dal suono particolarmente distorto che accostato agli archi, suonati in maniera piuttosto irrequieta, sortisce un riuscitissimo effetto.
L’accenno melodico di “Crossing the bridge” si rivela poi maggiormente nel brano “Archer & Solomon Hike” e nei successivi “Maddy & Archer”, “Solomon Finds Family”, “Goodbyes” dove, con il pianoforte sempre più protagonista, diventa più chiaro il tappeto armonico e la natura intimista della melodia.
Con “Fall of Freetown” e “Did You Bury It?” torniamo alla percussività incalzante, mentre “Archer Sells Diamond” introduce sonorità nuove, come il coro di bambini e la chitarra classica.
Da segnalare la traccia “Diamond Mine Bombed”, un brano articolato in cui Howard mescola sapientemente i vari elementi dello score: dalla percussività incalzante agli spunti armonico-melodici già citati, dall’uso della voce alla sonorità della chitarra elettrica distorta.
Molto belli infine “I Can Carry You” e “London” in cui si ricapitola, in maniera più esplicita e articolata, il tema che abbiamo sentito svilupparsi lungo l’intera colonna solora.
A conclusione del CD troviamo anche 3 brani non originali, musica leggera con riferimenti alla tradizione africana, in cui spicca la presenza di Youssou N’Dour.

 

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