Pillole di Note: Focus sull’etichetta Rustblade Records

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Pillole di Note: Focus sull’etichetta Rustblade Records

Questo mese la nostra rubrica ‘Pillole di Note’ – ovvero mini recensioni di un certo qual numero di colonne sonore che differenziano dalle solite nostre classiche recensioni di lunghezza più o meno variabile – ritorna a parlare di un’etichetta italiana di nascita ma dal respiro internazionale che avevamo già trattato in questa modalità.
Analizziamo l’etichetta Rustblade Records: (https://www.rustblade.com/):

cover dario argento collection vinile rosso

Claudio Simonetti/Goblin
Dario Argento Collection (2023)
Claudio Simonetti’s Goblin
Rustblade Records/Deep Red RBL0092LP
Lato A: 7 brani
Lato B: 7 brani



Questo nuovo 33 giri rosso sangue amarena contiene le iconiche note da paura scritte dai Goblin, Keith Emerson e da Claudio Simonetti in solitaria per il regista Dario Argento, però non in versione originale bensì rieseguite dai Claudio Simonetti’s Goblin – al secolo Cecilia Nappo al basso, Federico Maragoni alla batteria, Daniele Amador alla chitarra elettrica e Simonetti alle tastiere e synth (nonché alcuni brani in cui appaiono gli storici musicisti simonettiani della vecchia formazione, ovvero Bruno Previtali alle chitarre e Titta Tani alla batteria in registrazioni passate, come il Live in Giappone) – in maniera a dir poco dirompente e sconquassante non solo le casse del vostro impianto hi-fi (vi raccomando, qualora ascoltiate in cuffia, di non esagerare con il volume, perché potreste rimanere frizzati da cotanto stupefacente clangore sonoro). Leitmotiv dai celebratissimi, così come cronologicamente riportati nella track list vinilica, Suspiria (il Tema e i brani “Death Valzer” e “Witch”), Profondo rosso (il Tema e il brano “School At Night”), Tenebre, Non ho sonno, La terza madre, Opera, Phenomena, Dracula 3D, Il cartaio e Inferno (il Tema e il brano “Mater Tenebrarum”). L’LP presenta all’interno un ritratto di Dario Argento di WELT da incorniciare subito per la sua macabra verosimiglianza che ti trapana violentemente e ipnoticamente con quello sguardo colmo di incubi senza fine. Come le performance al cardiopalma dei musicisti, decapitanti l’ascoltatore come quell’inusuale attrezzo a forma di martello, munito di un cappio di metallo che, attivatone il meccanismo, si stringe progressivamente al collo delle vittime in uno degli ultimi film argentiani (forse, ancora) degni di nota, quel Trauma del 1993 musicato da Pino Donaggio.

cover squartatore new york bluray

Lucio Fulci/Francesco De Masi
Lo squartatore di New York (1982)
Collector’s Limited Edition contenente:
Bluray Versione Integrale
CD della colonna sonora originale di Francesco De Masi
Postcards da collezione
Contenuti extra: Intervista a Cinzia De Ponti, a Howard Ross
Approfondimento di Davide Pulici (Nocturno) - Trailer
Rustblade Records RBLVD003BOX (2023)
Durata film 93 minuti
Audio italiano e inglese DTS



Un’edizione finalmente come si deve, in versione integrale (alcune scene integrate sono in lingua inglese sottotitolata in italiano), con una qualità audio/video incredibile, in modo tale da venire compiutamente attanagliati e scioccati dalla visione grandguignolesca e iper violenta di un Lucio Fulci al suo folle zenit registico e del suo Squartatore di New York mai prima di adesso così ‘fendente’ e sanguinario dentro e fuori le immagini…quasi ad essere noi spettatori le reali vittime sacrificali prima delle vittime stesse nella finzione filmica, così martoriate, tagliuzzate, oltraggiate e private di ogni umana appartenenza dal loro regista/squartatore godente e tagliente oltre ogni immaginazione: pensate che il compositore Francesco De Masi svenne in moviola, mentre prendeva i punti musica da comporre, assistendo alla famosa sequenza del capezzolo della donna del commissario, tagliato in due da una lametta, accompagnato dal famoso tema “New York…One More Day” – della straordinaria score demasiana vi rimando alla mia esaustiva recensione del 2016 in occasione dei 50 anni di attività dell’etichetta Beat Records e dei 20 anni dalla scomparsa di Fulci (leggi qui) –.
La partitura in edizione estesa, prodotta e distribuita dall’appena citata super nota etichetta romana, si trova all’interno di questo cofanetto bluray ricco, ricchissimo di contenuti extra interessanti e gadget per fan oltranzisti (già di per sé il disco con lo score è uno degli elementi primari per l’acquisto di questo film, perché tra i più adeguati, coinvolgenti e meravigliosi anche al di fuori del girato che De Masi abbia composto in carriera); difatti vi invito ad ascoltare brani come il 13 (“New York…One More Day”) e il 16 (“Waiting for the Killer”) oltre al celeberrimo pezzo 11 (“Fay”), unione perfettamente armoniosa e suadente dell’armonica di Franco De Gemini e della tromba di Oscar Valdambrini, per entrare a gamba tesa nelle atmosfere newyorkesi scombinate e sessuali ai limiti del porno (Nel film la città rappresenta la paura collettiva e nello stesso tempo incubo di tanti individui soli – affermazione di Fulci stesso, che appare in un cammeo in qualità di capo della polizia) di un serial killer armato di rasoio che fa a fettine ine ine malcapitate donne di tutte le età e provenienza senza logica alcuna (Uccide chi è troppo bella per vivere la vita come scrive Alessandro Tordini nel suo dizionario “Così nuda così violenta”), sorretto da un pentagramma anni Settanta nella forma e nelle concezioni compositive, vicino a Jerry Fielding, Lalo Schifrin, Isaac Hayes e Quincy Jones, totalmente immerso in litri di sangue che scorre a fiumi nei fotogrammi morbosamente misogini di un Fulci esasperato ed esasperante. Da vedere e soprattutto sentire.

 

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