Barbie

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Barbie (Id. – 2023)
Atlantic Recording/Warner Bros./Mattel
17 brani – Durata: 44’15”



Il nuovo film di Barbie sicuramente non è passato inosservato. Infrangendo ogni tipo di record a poco più da un mese dalla sua uscita nelle sale, ha già superato il miliardo di incassi proprio perché è un film sorprendente che regala molto (ma molto) più di quanto non sarebbe lecito aspettarsi da una pellicola su una bambola per bambine. Greta Gerwig (regista e co-sceneggiatrice del film diventata famosa per Lady Bird e Piccole Donne) e Noah Baumbach (co-sceneggiatore della pellicola conosciuto soprattutto per il suo film Netflix Storia di un Matrimonio) hanno confezionato una commedia di impegno sociale, caratterizzata da una forte chiave metanarrativa e da sfumature nettamente musical. Con la sua freschezza, il lungometraggio finisce per rivelarsi esilarante, intelligente e con momenti di sincera emozione, un lavoro ambizioso e dall’alto valore produttivo (tanto che si scommette fin d’ora almeno sugli Oscar per scenografie e costumi) in cui brilla una chiarissima matrice di natura femminista. Altrettanto sorprendente è la colonna sonora del film per cui Greta Gerwig (che figura anche come produttrice esecutiva) ha chiamato in causa Mark Ronson, considerato uno dei produttori discografici internazionali più influenti del settore che conta collaborazioni con tutte le principali popstar del nostro tempo (per citarne alcune tra le più famose: Amy Winehouse, Adele, Britney Spears, Bruno Mars, Beyonce, Lady Gaga, Robbie Williams e Justin Timberlake).
Fin dalle primissime canzoni è chiara l’atmosfera che si è voluta ricreare per il film dando vita ad una colonna sonora che in qualche modo fosse allo stesso tempo appassionatamente ‘camp’ ma anche piena di ‘kenergy’ con chiarissimi rimandi agli anni ‘90. L’abbondanza di campionature di canzoni di quegli anni ne è infatti la controprova: Charli XCX crea un’interpolazione di “Mickey” di Toni Basil; l’inno alla routine mattutina di Lizzo “Pink” si rifà all’apertura di Legally Blonde “Perfect Day” di Hoku che a sua volta è un tributo a “All Night Long” di Lionel Richie; la nascente pop star Gayle interpola “Butterfly” di Crazy Town ed infine il duetto tra Nicki Minaj con Ice Spice campiona l’iconica “Barbie Girl” degli Aqua. I brani delle Haim e di Billie Eilish sono entrambi ballad mid-tempo sognanti sull’autorealizzazione femminile e sulla noia esistenziale mentre Sam Smith riesce a dare maggiore spessore al personaggio di Ken con la sua “Man I am”. “Dance The Night” di Dua Lipa, usata per una delle sequenze più famose del film, è poi la migliore rappresentazione del concetto di ‘Barbiecore’ in cui la voce profonda ma tipicamente femminile della cantante raggiunge perfettamente l’obiettivo di portare gravità emotiva in un mondo di pura plastica. Infine c’è “I’m Just Ken” eseguita proprio dall’attore Ryan Gosling, un brano glam-rock che mette in risalto tutte le insicurezze del personaggio con i suoi archi drammatici, i sintetizzatori alla Van Halen e i riff di chitarre incisi da Slash dei Guns N’ Roses.
Il concept album di Barbie, così come il film, è destinato a diventare un vero cult. Le colonne sonore sono spesso considerate delle capsule temporali della loro epoca e “Barbie – The Album” è stato perfettamente in grado di catturare l’esuberanza, la spavalderia e gli occasionali malumori di questi anni duemila in technicolor. Per citare il trailer del film: “Gli esseri umani hanno solo un finale. Le idee vivono per sempre” e così sarà anche per questi brani.

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