The Egyptian

Bernard Herrmann & Alfred Newman
Sinuhe l'egiziano (The Egyptian, 1954)
Naxos Rights International Ltd 8.557702
30 brani – Durata: 71’31’’

Tratto dal romanzo omonimo scritto da Mika Waltari e portato sul grande schermo nel 1954 dal regista Michael Curtiz, The Egyptian narra la storia di Sinuhe, un medico (Edmund Purdom) condannato all’esilio sulle rive del Mar Rosso dal Faraone Akhenaten. In questa pellicola il protagonista viene accompagnato da tristi e inquietanti melodie. Suoni ammalianti, maestosi, oscuri e pieni di mistero.

Più il film va avanti più ci accorgiamo che abbiamo di fronte due diverse poetiche musicali, le quali (nonostante tutto) riescono a creare armonie diverse (per stile e forma di composizione, soprattutto nell’utilizzo degli strumenti musicali), ma unitarie. Tutti i brani esprimono mistero, bellezza, paura, potere intriso da un enorme malinconia, ma anche speranza. Bernard Herrmann e Alfred Newman riescono a scrivere partiture che oscillano fra terrore e tristezza. I primi brani composti da Bernard Herrmann sembrano volgere verso l’oscurità: percussioni forti e decise, suoni gravi con inasprimento della timbrica, soprattutto per quanto riguarda gli strumenti a corda e a fiato (“Prelude”, “The Ruins”, “Pursuit”, “Violence”). Nonostante questo però alcune composizioni sembrano farsi più dolci e meno frenetiche (“Nefer-Nefer-Nefer”, “The Deed”, “The Harp & Couch”, “The Perfetion of Love”).
La stessa coerenza compositiva viene mantenuta da Alfred Newman, anche se alcuni brani risultano essere più delicati, con l’utilizzo di suoni meno duri e gravi andando verso atmosfere più melodiche: “Her Name Was Merit”, “Valley of the Kings”, “Live for our Son”. Solamente le ultime composizioni esprimono suoni più tetri e disperati. Questa OST può vivere decisamente anche senza la presenza delle immagini. Sinfonie di questa portata  scuotono nel profondo i nostri stati d’animo, averle concepite e inserite all’interno di un’opera cinematografica è davvero cosa alta e raffinata.