Missing In Action 2: The Beginning

Cover Missing in Action 2Brian May
Missing In Action (Missing In Action 2: The Beginning – 1985)
Intrada Special Collection Vol 76
22 brani – durata: 69’36’’

Prequel della pellicola uscita in Italia nel 1984, Missing In Action 2: The Beginning (l’unico della serie ad aver mantenuto parte del titolo originale anche nel nostro paese), è un film diretto da Lance Hool e interpretato da Chuck Norris che narra le avventure del Colonnello James Braddock durante la guerra in Vietnam.

Per il nuovo film Jay Chattaway viene sostituito da Brian May, autore australiano noto soprattutto per le sue composizioni per i primi due episodi della serie Interceptor / Mad Max, il quale sviluppa pagine che si discostano enormemente dall’approccio sinfo-elettronico del collega statunitense, rinnovando la sua predilezione per la scrittura completamente sinfonica.
La musica di May per Missing In Action 2: The Beginning è particolarmente poderosa e brillante, con una vena estremamente avventurosa che ricalca fedelmente le vicende narrate dalla pellicola.
Fin dai primi istanti lo score si rivela assai fruibile nell’ascolto, inquadrando con il tema di nove note composto per Braddock l’ambientazione e il carattere dell’intera opera.
Questo tema, particolarmente eroico, appare per la prima volta nel brano “Airstrip And Main Titles”, attraverso una esposizione della sezione d’ottoni calda ed avvolgente, in cui le varie componenti che lo interpretano sono ben armonizzate tra loro.
Nello sviluppo delle sequenze più cupe, come “The Traitor”, l’autore scrive pagine immerse in un’atmosfera ben più claustrofobica, che trova uno stadio successivo della sua evoluzione nel tema dei POWs, dai toni decadenti e drammatici.
Molte delle sfumature ampiamente conosciute in Interceptor riaffiorano nei brani di commento alle scene ad alto contenuto di tensione, dove May torna a proporre una orchestrazione fortemente basata sui rullanti e sugli archi, delineando movimenti di grande spessore anche nelle sequenze meno musicali, come “Braddock’s Dilemma” o la drammatica “Franklin Is Burned Alive”, conclusa da un arrangiamento discendente del tema principale.
Ben più eroiche e prorompenti le brillanti sequenze di “Yin Gives Mazilli The Bird”, costruite su di una ritmica marziale ed incalzante, che viene sovrastata efficacemente dall’intreccio tematico per le trombe, che in alcune lievi sfumature timbriche rammenta il tema d’apertura di Mad Max 2: The Road Warrior.

La composizione di Brian May fin dai primi brani svela un approccio stilistico che si stacca senza mezze misure dal lavoro svolto da Jay Chattaway per la pellicola precedente, fornendo una moltitudine di temi e leitmotiv, nonché una scelta della strumentazione precisa ed accurata che delinea tanto il carattere del film quanto lo stile più personale dell’autore.
Durante l’ascolto si apprende lo schema ragionato che sta alla base della partitura, derivante da una scuola fondamentalmente classica, e grazie soprattutto al periodo in cui il musicista ha concluso gli studi al conservatorio, ovvero gli anni sessanta.
L’esperienza maturata in TV (soprattutto con la serie Rush,) e Radio, e l’approccio alle prime pellicole durante una delle decadi più prolifiche del secolo scorso per la musica da film accrescono in May una vena moderatamente sperimentale, che si affianca ad una gestione delle parti che compongono l’orchestra che guarda in parte ai grandi Maestri del periodo, Elmer Bernstein, Jerry Goldsmith e Bernard Herrmann in particolar modo.
A differenza delle pagine scritte per Rombo di Tuono, nelle quali si alternano brillanti leitmotiv eroici a monotone sequenze d’attesa, Missing In Action 2: The Beginning riesce ad essere sempre attiva, coinvolgente ed eroica anche nei momenti meno musicali.
Basti pensare alle altalenanti sequenze “Braddock Releases Mazilli”, “Braddock & The Worms” e “Home Base”, che alternano ostinati d’archi a pungenti entrate degli ottoni, i quali s’incastrano precisamente con le marce scandite dai rullanti generando un’alternanza action / eroica di notevole effetto.
“Nestor Dies – Final Battle”, ultimo brano d’azione particolarmente poderoso dell’album, racchiude in una manciata di minuti alcune delle migliori soluzioni adottate all’interno della composizione, introducendo la drammatica e celebrativa “A Leg Up And Finale”, ultima lunga sequenza cupa che torna a brillare negli ultimi istanti grazie a scelte timbriche intelligenti e mai banali, affiancate ad un solo di tromba nostalgico ed eroico.
La conclusione, “End Titles”, consiste in una suite che racchiude in modo armonioso e raffinato la maggior parte dei temi composti per la partitura, sfoggiando tutta la grinta, il carattere e l’inventiva di Brian May: dal patriottico tema di Braddock alle incalzanti marce action, per concludere poi con gli arrangiamenti dei leitmotiv sviluppati, amalgamati in un intreccio il cui ascolto vale più di mille parole.

Pubblicato dalla Intrada nella serie Special Collection, Missing In Action 2: The Beginning è stata la prima colonna sonora della trilogia interpretata da Chuck Norris ad essere pubblicata. Il libretto infatti, corredato dalle poche ma interessanti note di Joe Sikoryak (album designer e autore di diverse centinaia di analisi musicali dal 1997 ad oggi), già annunciava l’imminente uscita dell’intera trilogia, alimentando l’impaziente attesa degli appassionati della serie e delle relative musiche.
Rispetto alle composizioni di Jay Chattaway, le pagine scritte da Brian May non hanno riscosso lo stesso successo, tant’è che, nonostante le sole 1500 copie pubblicate, il disco risulta essere ancora disponibile, contrariamente al tutto esaurito degli album dedicati al primo e terzo capitolo. Dato, questo, che lascia ad intendere un valore collezionistico ben differente rispetto agli altri, ma inversamente proporzionale a quello meramente qualitativo: la composizione di Brian May è infatti tecnicamente superiore alle altre della serie, soprattutto per la grande quantità di movimenti, variazioni e leitmotiv sviluppati.
L’autore infatti regala ad una trilogia di mediocre qualità spartiti ricchi di sfumature degne dei migliori action del periodo, e non è un caso che il regista e produttore sia lo stesso di Caboblanco e Crocodile Dundee In Los Angeles, film che oltre ad avere diversi punti di contatto con il titolo in questione vantano colonne sonore rispettivamente di Jerry Goldsmith e Basil Poledouris.
In definitiva Missing In Action 2: The Beginning è una colonna sonora da tenere altamente in considerazione, degna erede delle migliori partiture anni 60 e 70, ma al tempo stesso carica di quegli elementi che hanno contraddistinto l’autore nello sviluppo delle pagine musicali per la serie di Mad Max, nella brillante Sky Pirates o nell’inquietante Dr.Giggles.

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