The Chronicles of Narnia: Prince Caspian

cover_chronicles_prince_caspian.jpgHarry Gregson-Williams
Le cronache di Narnia: Il Principe Caspian (The Chronicles of Narnia: Prince Caspian, 2008)
Walt Disney Records 50999 2 26461 0 1
16 brani (12 di commento + 4 canzoni) - Durata: 75’08”

 

Per il secondo capitolo della saga tratta dal ciclo letterario di C.S. Lewis ritorna la medesima squadra di realizzatori che ha generato il successo del precedente episodio Il leone, la strega e l'armadio. Il regista Andrew Adamson affida così ancora una volta le cure della colonna sonora al compositore Harry Gregson-Williams, che può così riprendere i fili del discorso musicale e proseguire nella creazione della sua personale mappa tematica dei fantasiosi ed immaginifici territori creati dallo scrittore inglese coevo di Tolkien. Se il mondo che si presenta di fronte ai protagonisti della storia è stavolta cambiato e mutato radicalmente, Gregson-Williams decide comunque di mantenere la familiarità e di ritornare nelle medesime atmosfere e nei profili tematici esplorati nel capitolo precedente. Torna dunque il respiro fantasy affidato in prevalenza a nobili melodie intonate dai corni e ad aperture lirche degli archi (“The Kings and Queens of Old”, “Arrival at Aslan's How”), così come le delicate pennellate di colore affidate ai fiati etnici e al violoncello elettrico (“Journey to the How”), ma il panorama è talora squarciato da cupe parentesi (“Sorcery and Sudden Vengeance”) in cui primeggiano allucinate distorsioni elettroniche. Gregson-Williams si affida poi al suo ormai consolidato mestiere per le pagine d'azione (“Raid on the Castle”, “The Duel”, “Battle at Aslan's How”), in cui primeggiano ritmi squadrati, percussioni marziali, corni severi e cupe intonazioni corali, secondo l'ormai irrinunciabile tradizione cinemusicale hollywoodiana moderna che trova in Hans Zimmer il suo modello unico di riferimento. E' infatti forse questo il limite principale delle composizioni di Gregson-Williams, ossia l'effettiva mancanza di una voce personale più netta e riconoscibile. Il compositore inglese è senza dubbio capace di una certa destrezza drammaturgica, come dimostrano alcune delle pagine più strutturate dello score, ma sembra perlomeno latente la sua capacità di trovare uno stile ed una voce che non richiamino così visceralmente i tratti “somatici” del suo mentore e amico Hans Zimmer. D'altra parte, Gregson-Williams è stato una delle prime leve del “consorzio” zimmeriano Media Ventures (oggi Remote Control) ed è innegabile che il compositore tedesco abbia avuto più di una influenza nei suoi riguardi. La partitura de Il principe Caspian risulta così essere un rispettabile lavoro di routine cinemusicale al quale pare mancare l'ardire di una “artigliata” capace di lasciare un segno più profondo sull'immagine e sulla narrazione. Delle quattro canzoni che chiudono il CD è da menzionare “The Call”, scritta ed interpretata dalla straordinaria Regina Spektor.

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