The Best of CAM 2007

AA.VV.
The Best of CAM 2007 (2008)
CAM 515457-2
24 brani – Durata: 71’59”

Un nuovo The Best of lanciato nel 2007 da C.A.M. – Creazioni Artistiche Musicali, per una nutrita raccolta di frammenti che spazia nuovamente fra i generi e gli stili più diversi, partendo da produzioni cinematografiche nostrane come Piano, solo o I viceré e passando attraverso documentari (Forse Dio è malato di Franco Brogi Taviani) e produzioni dal respiro internazionale (Go Go Tales di Abel Ferrara). Un’antologia dalle abbondanti sfaccettature, composta da ventiquattro brani per più di un’ora di musica, che riunisce estratti dalle colonne sonore più diverse. È difficile, per ovvi motivi, immergersi in un linguaggio musicale univoco e strutturato, ma per i cinefili e gli appassionati il viaggio musicale proposto da C.A.M. può rivelarsi interessante.
Note appassionate e intrise di malinconia percorrono “Capra”, dall’OST di Forse Dio è malato. Ora tristi, ora delicatamente ispirate sono quelle che attraversano invece i due brani da Piano, solo, opera di Lele Marchitelli, “L’altalena” e “Brevi momenti”.
Minacciosamente sontuoso “I vicerè” tratto dal film omonimo di Faenza, interamente giocato sulle variazioni degli archi create da Paolo Buonvino. Vagamente misterioso il gusto retrò del ritmo di tango che serpeggia in “Defilé” di Roberto Boarini, autore della colonna sonora di L’uomo giusto.
Fra il ludico “Il valzer” da Valzer di Salvatore Maira (musica di Nicola Campogrande) e il fiducioso “Tema di sole” di Francesco Cerasi da Scrivilo sui muri di Giancarlo Scarchilli, emergono fra le gemme più preziose di questo The Best of anche brani dal sapore più riflessivo. Pregevolissime le lievi sfumature swing che Sergio Cammariere ha inserito in “Elena e Gabriele”, dall’OST di L’abbuffata di Calopresti; triste ma toccante il lirismo che apre “Hotel Meina” del premio Oscar Luis Bacalov, dall’omonimo film di Carlo Lizzani, che cresce poi nel ritmo mantenendo un sapore amaro vagamente dolente, con pochi squarci speranzosi.