MarPiccolo

cover_marpiccolo.jpgMokadelic
MarPiccolo (2009)
C.A.M. 515525-2
12 brani - durata: 22’56’’

Una musica “liquida” come l'elemento che il titolo del film richiama. Un movimento circolare che si accresce su se stesso e che svanisce, come un respiro.
Una musica che sa essere calda, per l'utilizzo della chitarra acustica, per il modo in cui le percussioni sanno cogliere il ritmo interno alla storia e a chi ascolta, e fredda, al tempo stesso, come l'acciaio, per la presenza di suoni elettronici, sintetici, spaesanti.

La colonna sonora che i Mokadelic hanno composto per l'ultimo lavoro di Alessandro di Robilant è essenziale, meno di mezz'ora di musica che serve da punteggiattura alla storia di Tiziano, ragazzo diciottenne stretto tra gli spazi duri e spigolosi della sua terra, una Taranto difficile da vivere, e quelli della sua testa, della sua intelligenza, viva, che non si arrende.
Una OST circolare che si apre e si chiude con i brani “Silent antenna” e “Silent antenna end” che contengono lo stesso tema: con colori più scuri e un suono più duro nel brano di apertura, e vestito  da una atmosfera sognante, sospesa nel secondo.
“Zumo drive” è il brano che ritorna con tre versioni diverse all'interno della partitura segnando dei momenti di sospensione nella soundtrack, degli spazi in cui la chitarra disegna dei confini invisibili, luoghi dove i silenzi hanno la stessa dignità dei suoni, che abbandonano la loro natura acustica per trasformarsi in suono ibrido, sintetico, elettronico, ipnotico.
Come già avevano fatto con la colonna sonora composta per il film di Salvatores Come Dio comanda (che gli è valsa la nomination ai Nastri d'Argento 2009) anche per questo film i Mokadelic hanno interpretato la pellicola in modo convincente restando fedeli alla loro poetica musicale, alla loro vocazione alla sperimentazione acustica ed elettronica, alle suggestioni ambient di cui la loro musica si nutre.

 

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