Giulia non esce la sera

cover_giulia_non_esce_la_sera.jpgBaustelle
Giulia non esce la sera (2009)
Warner Chappell Music Italiana
23 Brani – Durata: 44’42”

“Il disco, come il titolo lascia immaginare, raccoglie undici canzoni-manifesto del male di vivere… Sintetizza con eleganza italiana il wall of sound di Phil Spector, le colonne sonore dei poliziotteschi, Gainsbourg, la canzone d’autore italiana, il punk primordiale newyorkese di Modern Lovers, Television, Blondie e Ramones”. Le note di copertina valgono da sole una recensione, ma la bellissima musica dei Baustelle – una delle band più innovative e raffinate nel panorama della musica italiana - è tutto questo e molto di più, oltre che essere la prima colonna sonora della band di Montepulciano. Nei 23 brani è chiara una grande articolazione del suono: spiegamento di archi, quartetti di ottoni. Basso, chitarre e batteria sono presenti di quando in quando, mentre il pianoforte crea suggestioni e tensioni che crescono d’intensità. Il gusto della melodia e dunque l’immediatezza d’ascolto unita ad una vena poetica trapela da ogni nota e incanta. L’ attrazione fatale tra Guido, aspirante scrittore di successo e Giulia, donna affascinante dal passato misterioso, si rivela in musica sotto forma di un’emozione profonda e travolgente. La ricchezza d’invenzione è innegabile e chi ha visto la pellicola non può non aver riscontrato la rispondenza tra musica, azione e sentimenti, che formano davvero un tutto inscindibile. Gli attacchi dei suoni orchestrali sono sempre molto belli e precisi, il temperamento vibrante e appassionato come in “Piangi Roma”, canzone composta e interpretata dai Baustelle con la partecipazione straordinaria e la voce dell’attrice Valeria Golino, interprete del film insieme a Valerio Mastandrea. Anche in questo lavoro i Baustelle rivelano tutta la loro sensibilità artistica e danno una prova superlativa in fatto di composizione, arrangiamenti e di musicalità a trecentosessantagradi.

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