A Trip? Just A Little… Beat

cover_trip_beat.jpgAA.VV.
A Trip? Just A Little… Beat (2008)
Cinevox CDMDF621
14 brani – durata: 47' 23''

È uscita nel corso del 2008, realizzata mettendo insieme brani prelevati dagli archivi dell’etichetta discografica italiana Cinevox, una compilation che raccoglie quattordici tracce che, all’epoca, hanno commentato film che oggi siamo abituati a chiamare “di Serie B”, ma che, negli anni ‘60 e ‘70, hanno goduto di grande popolarità in Italia.

Questi pezzi, tutti dall’atmosfera ipnotica e travolgente, mischiano diversi stili: frammenti psichedelici e passaggi di musica jazz e che oggi vengono recuperati sotto la voce di Lounge Music, sono stati realizzati dai migliori compositori di colonne sonore di quel periodo che poco si sono preoccupati delle sceneggiature di questi lungometraggi, che facevano acqua da tutte le parti, e hanno cucito addosso alle pellicole partiture che sono ricordate ancora oggi a più di quarant’anni di distanza.
A dimostrazione della validità di questo prodotto si possono notare i nomi dei musicisti autori dei quattordici brani che compongono il disco.
A cominciare da Giorgio Gaslini che, nei due brani “Donna più” e “Bali”, tratti dal film Bali, mescola strumenti e suggestioni diverse come il suono di un sitar, il battito beat di un organo Hammond e un sax di matrice rhythm & blues.
La track list continua poi con “Danza primitiva”, “Il magnate” e “Cinque bambole rosa”, tre pezzi del pianista e compositore fiorentino Piero Umiliani, un misto di stili musicali diversi.
Presenti nella compilation sono poi, tra le altre, le tracce: “Coincidenze”, dal film del 1975 Violenza sull’ultimo treno della notte, che mette in risalto la vena più sperimentale e caustica di Ennio Morricone, “Blue Rhythm Festival” di Piero Piccioni, tratto dalla colonna sonora del lungometraggio Bora Bora, un tripudio di tastiere e organi Hammond e “Fai presto, fai presto”, da La Sculacciata, pervaso da atmosfere soft jazz che ricordano i night club.
Concludono questo bellissimo CD “Gungala, la pantera nuda” orchestrato dal duo Brugnolini- Malatesta, “Mood (Il Dio serpente)”, giostrato alla grande da Augusto Martelli e “2968”, musicato da Carlo Savina per quel caposaldo del filone dei film di sesso liceale intitolato La scuola delle vergini.
Insomma quattordici tracce da ascoltare e riascoltare che costituiscono un’enorme testimonianza dell’eccelsa qualità della musica italiana degli anni ’60 e ‘70.


 

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