Napoli spara!

Francesco De Masi cover napoli spara
Napoli spara! (1977)
Beat Records Company CDCR 83
20 brani (19 di commento e 1 canzone) - durata: 36’44’’

Confezione di cartone a due ante che si apre come un LP. Un libretto illustrativo riporta le parole di Filippo De Masi, figlio del maestro Francesco De Masi, parole cariche di significato per quanti hanno vissuto e interpretato i cosiddetti anni di piombo. Una videointervista al regista Mario Caiano. Tutto questo è più di una semplice colonna sonora!
Sullo sfondo di una Napoli violenta, trapassata da colpi di pistola e scorribande di banditi, Francesco De Masi ritaglia un commento fatto di jazz, bassi elettrici e sfumature del folklore napoletano. Un commento che dimostra tutta la maestria del grande compositore, che riesce bene a interpretare l’atmosfera dei crepuscolari anni 70, fatti di bombe, scontri di piazza, e di tante altre efferatezze.
Napoli Spara! è un film che si inscrive nel filone poliziesco appunto degli anni 70, e può essere segnalato come una sorta di prosieguo di Napoli Violenta (1976) di Umberto Lenzi. La figura portante dei due film è infatti Gennarino, un ragazzino simpatico e sfortunato, vittima dell’inarrestabile delinquenza del Sud Italia.
Si apre allora sotto le immagini una musica dai toni drammatici, come la drammaticità delle scene desidera, mentre i riff di fiati del jazz ci ricordano che siamo davanti ad un poliziottesco. Ben orchestrate sono infatti dal punto di vista sonoro le scene degli inseguimenti, con incessante dinamicità. Spettacolare anche l’interpretazione dell’armonica, di Franco De Gemini, che contribuisce a dare a questa colonna sonora quel sapore folkloristico che solo uno strumento del genere può donare. Ancora, a proposito di collaborazioni, da segnalare la traccia n° 2, “Si putesse cagnarme ‘stu core”, scritta interamente da Peppino De Filippo, fratello del grande Eduardo.
Parlare di Napoli non è semplice, poichè si rischia facilmente di scadere nella banalità fatta di pizza e mandolino. Ma Francesco De Masi, che in questa città ha studiato e vissuto diversi anni, si è fatto interprete dei suoi umori, dei suoi scorci più nascosti, dei suoi vicoli più bui, e delle scene di una pellicola come Napoli Spara!

 

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