Per un pugno di dollari

Ennio Morricone per un pugno di dollari
Per un pugno di dollari (1964)
GDM Music 2066
17 brani - durata: 38’15”



E’ davvero difficile scrivere qualcosa su questa storica e leggendaria partitura della musica cinematografica senza il rischio di risultare banali, ovvi e risaputi, in particolar modo se si deve limitare il discorso nello spazio angusto di una mera recensione discografica. Che dire dunque dell’indimenticabile composizione di Ennio Morricone per il film di Sergio Leone? Innanzitutto dobbiamo fare i complimenti alla GDM, che ci ha regalato un’edizione finalmente definitiva, completa, rimasterizzata in maniera eccellente (la chiarezza del suono ha dell’incredibile se pensiamo che stiamo ascoltando una registrazione di quarant’anni fa) e con tutti i brani presentati nell’ordine cronologico in cui appaiono nel film, alcuni dei quali rimasti inediti fino ad oggi e finalmente recuperati con pazienza certosina. Per quanto riguarda la musica tout court invece, come si diceva è arduo non scrivere cose già espresse molto meglio da tanti altri studiosi e ben più titolati colleghi. Ci troviamo di fronte ad una colonna sonora che ormai è leggenda, entrata nella memoria collettiva cinematografica di almeno tre generazioni di spettatori, un dono questo che non capita così frequentemente alla musica del cinema. L’allora trentaseienne Morricone capisce al volo lo spirito e le intenzioni del regista e gioca per tutto il tempo con ironia beffarda, iconoclasta e quasi post-moderna, squadernando con apparente scioltezza una serie di incredibili invenzioni musicali, ormai entrate nel repertorio di base di qualsiasi compositore che si voglia cimentare col genere western. La maturità delle partiture leoniane successive è ancora lungi dall’apparire, ma forse è già qui, in questa sua veste ancora grezza, irruente, immediata ma al contempo già sublime, penetrante e stracolma di sfumature, che lo stile spaghetti western (ma forse è ora di smetterla di etichettarlo con questo termine riduttivo), che avrebbe reso famoso a tutto il mondo il suo compositore, raggiunge il suo compimento. E allora torniamo a farci emozionare e a lasciarci stupire dal torrente creativo morriconiano presente in questo imperdibile CD: dal tema dei “Titoli” con il fischio e la chitarra di Alessandroni, il marranzano suonato da Tommaso La Verde detto Bruno, il campanaccio, la frusta, l’incudine e il Coro dei Cantori Moderni che letteralmente grugnisce “We can win! We can fight!”, passando dalla citazione del celebre “Deguello” (“Per un pugno di dollari”) con la tromba sublime di Michele Lacerenza, fino a tutte quelle pagine magari meno note (“Square Dance”, “Ramon”, “La tortura”, “La reazione”), ma altrettanto incredibili e dense di una vispa creatività musicale che a tutt’oggi rimane insuperata.

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