Paura – A Collection of Scary & Thrilling Soundtracks

cover morricone pauraEnnio Morricone
Paura – A Collection of Scary & Thrilling Soundtracks (2017)
Rustblade Records RBL056
23 Brani – durata: 62’00”



Dimenticate il Maestro Premio Oscar dei grandi temi melodiosi e trascinanti, emotivamente intensi. Qui si tratta di un Morricone tetro, angosciante, disturbante, compulsivo, frenetico, sul filo sottile della paura, difatti questa compilazione dell’etichetta italiana indipendente Rustblade Records che stampa e distribuisce dal 2001 non soltanto colonne sonore, ha intitolato giustamente “Paura – A Collection of Scary & Thrilling Soundtracks”.

Un album raccolta di 23 tracce che contengono l’essenza della scary music morriconiana in tutte le sue configurazioni, tonali, atonali, dissonanti e sperimentali, anche se qui e là compaiono leitmotiv beffardi o rassicuranti, dato che non di soli film horror si nutre questa compilation (anche se il titolo potrebbe trarre in inganno!); anche di pellicole e serie tv gialle, drammatiche, poliziesche ed erotiche, per le quali la penna dell’autore sodale di Leone e Tornatore ha scritto pezzi tensivi a sottolineare i momenti cruenti e convulsi dei generi di film succitati. In questo CD che ai neofiti servirà per scoprire il lato più oscuro e di avanguardia del Morricone dagli anni ’60 ai ’90, troverete brani dai film Copkiller, Senza movente, Il trio infernale, Il diavolo nel cervello, Gli occhi freddi della paura, Il serpente, Corleone, Il gatto a nove code, Le foto proibite di una signora perbene, Revolver, Gli intoccabili (1968), La monaca di Monza, Una pura formalità, L’attentato, Novecento, Il segreto, Barbablù, Un tranquillo posto di campagna, Money e Il fiore delle mille e una notte e le serie Drammi gotici e Gioco senza fine. Musiche dirette per la maggior parte dal fidato Bruno Nicolai, nonché da Nicola Samale e Franco Tamponi in un solo caso, e per il resto da Morricone stesso. Score di enorme sperimentalismo, inquiete ed inquietanti, a tratti liturgiche o ironicamente folli e azzardate ma sempre caratterizzate da una vena avanguardistica in cui l’uso della voce, non soltanto femminile come nel caso della storica collaboratrice di Morricone, Edda Dell’Orso, e di tutta la gamma di strumenti a disposizione diviene una coniugazione di forma sonora che si liquefa e si ricompatta assumendo sul pentagramma linee melodiche assonanti e dissonanti estreme e nuove che hanno fatto scuola ai compositori coevi e successivi al Maestro romano di Mission. Un CD da studiare e ascoltare con attenzione per cogliere tutte le gradazioni di un comporre sempre atto a non banalizzare ma caratterizzare il film da commentare. Consigliatissima!             

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