Lantana

Cover LantanaPaul Kelly
Lantana (id. - 2001)
Cooking Vinyl 5083212
9 brani – durata: 53’25’’

Splendido dramma corale australiano del 2001, Lantana si avvale di una colonna sonora discreta che tuttavia può contare su alcune idee brillanti e sicuramente efficaci nell’accompagnare la fusione tra musica e immagini. Ad una prima visione del film lo score di Paul Kelly, cantautore e musicista, si impone poco e ciò che più si imprime nella memoria degli spettatori è “Te Busco”, la canzone di Celia Cruz che il regista Ray Lawrence sceglie per cullare in maniera struggente l’ultima scena del film. Il brano contrasta con il resto della OST e con l’ambientazione australiana della pellicola ma tuttavia non stona, sia perché la presenza di un pezzo cubano in un dramma metropolitano e intimista è giustificata narrativamente (alcuni protagonisti prendono lezioni di danza latinoamericana) sia perché “Te Busco” appare, nell’articolato montaggio finale che chiude le storie di solitudine e dolore intrecciate dal racconto, quasi come una musica diegetica, ballata in scena da una delle protagoniste. Senza la canzone il film, o almeno la sua conclusione, sarebbe stata radicalmente diversa e probabilmente più povera.

I brani originali di Kelly si distinguono per una marcata omogeneità stilistica: i primi due pezzi presenti sull’album, “Lantana Part 1” e “Lantana Part 2”, costituiscono un lungo, sinuoso, elegante tema del film della durata complessiva di circa trenta minuti in cui le concessioni alle piacevolezze melodiche sono davvero poche (del resto il film stesso, con la sua messa in scena straordinariamente vera e toccante, non fa alcuna concessione né ai personaggi né agli spettatori). In Lantana la colonna sonora si fa spesso sottofondo, nel senso migliore del termine: una musica che non prevarica, non aggiunge, non determina ma semplicemente avvolge, descrive con delicatezza un’atmosfera. In queste due prime tracce le sonorità intense, a volte elettriche (le chitarre si affiancano al pianoforte) create dal compositore si alternano a rumori, fischi, stridii tanto che a volte si ha l’impressione di ascoltare dei suoni naturali, simili a versi di animali: non a caso il titolo del film è il nome di una pianta e le primissime immagini mostrano allo spettatore una vista parziale del mistero su cui ruoterà l’intera storia, il corpo di una donna trovato tra i cespugli, fuori città. Uno dei brani più cupi è “Shortcut”, che tuttavia suona anche lieve e sua modo dolce: gli aspetti più drammatici in Lantana non vengono mai enfatizzati in modo crudo ma bensì suggeriti con grande delicatezza e partecipazione empatica; altrettanto bello e lieve è “For Eleanor” mentre “Through the Window” appare più corposo e meno rarefatto rispetto agli altri, soprattutto nella parte iniziale, probabilmente è più deciso e incisivo nel fare da contrappunto allo snodo narrativo del racconto cui Lawrence e Kelly scelgono di legarlo. Notevoli anche il senso di sospensione di “What’s Happening to Us” e la potenza e la scioltezza di “Let’s Tangle” che chiude l’album.

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