Shadows

Cover ShadowsRyan Shore
Shadows (id. – 2007)
MovieScore Media MMS09004
27  brani – Durata: 47’ 35’’

Ombre, apparenze, inganni, prendono forma, e divengono suono.
Disegnano un percorso, un viaggio che Ryan Shore, compositore versatile e di indubbio talento, ha catturato in un’opera, una successione di quadri, che il regista e sceneggiatore Milcho Manchevski gli ha richiesto nella prima fase di editing del suo ultimo film. Una richiesta insolita per il giovane compositore canadese, che, con quest’opera, si è confrontato per la prima volta con un genere (che potremmo definire thriller psicologico), lontano dal mondo musicale e narrativo che gli è proprio. Come ha dichiarato lo stesso compositore, lavorare con Manchevski (regista macedone già apprezzato per il suo Before the Rain) è stata una esperienza ricca e stimolante dal punto di vista professionale ed artistico. Confrontarsi con l’opera nelle fasi embrionali dell’editing del film, poterne influenzare, plasmare, con la propria musica la struttura narrativa più profonda ha rappresentato un modo inconsueto di lavorare alla colonna sonora di un film. Shore ha scritto una OST che rapisce all’ascolto. Rafforza il testo filmico, dialogando direttamente con le ombre e le luci che, riflesse sui protagonisti, si allungano fino a catturarci, sorpresi. Originale, misteriosa come il film di cui svela l’anima più cupa, scura, la musica di Shore convince fino in fondo ed è stata premiata con la medaglia d’oro al Park City Film Music Festival.
La storia di Lazar Perkov (Boris Nacev), giovane medico di successo, con una bella moglie ed un bambino sereno, una  casa accogliente, è la storia di un uomo, che tutti reputano fortunato, e  che all’improvviso perde tutto, il cui mondo si rovescia, cambia, inspiegabilmente. È la storia di una scoperta, di un viaggio, di una esplorazione, dell’incontro con una realtà parallela ed invisibile, con delle anime incapaci di trovare pace al di là della vita terrena. È  possibile isolare almeno due cellule tematiche principali che generano poi l’intera partitura: quella del brano “Shadows” che apre il disco e che viene ripresa nel brano finale “Lazar and Dad”  e quella del pezzo “Propelling” (poi ripresa nei brani “Following Menka” e “Police”, “Lazar’s Building”) identificabile come Main Theme. Se la storia del protagonista è quella di una scoperta, di un viaggio, come un viaggio musicale è possibile immaginare l’intera OST, per cui Shore ha realizzato prima lo sviluppo degli elementi tematici presenti per poi destrutturarli e ricostruirli all’interno dell’intreccio narrativo così da far coincidere la conquista della pienezza della esposizione del Main Theme con la conquista da parte del protagonista della consapevolezza della propria situazione. Un consiglio per chi ama davvero la musica, e quando la ascolta lo fa davvero, procuratevi questo Cd (purtroppo stampato in sole 500 copie),  ma non ascoltatelo mentre siete alla guida della vostra auto (!):  troppi suoni, troppi violini, troppi voci bianche, il rischio è di non vedere più la strada, ma soltanto… ombre.

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