No Reservations

No ReservationsPhilip Glass/AA.VV.
Sapori e dissapori (No Reservations, 2007)
Decca 475 9222 DH
14 brani (3 di commento e 11 canzoni) – durata: 41’42”

Amori e malumori tra prelibatezze e nouvelle cousine con nipotina in arrivo a suggellare il tutto: in poche parole Catherine Zeta-Jones e Aaron Eckhart nella commedia romantica Sapori e dissapori. Remake di un film con Sergio Castellitto questo No reservations (titolo originale) possiede una colonna sonora variopinta, brani d’Opera, musiche originali di Philip Glass e canzoni swing e pop che ben si amalgamano nel loro pur non scontato accostamento.

Per rimanere in tema con la trama del film il primo piatto musicale viene servito da una deliziosa composizione di impianto prokofieviano, “Truffles and Quail”, di Conrad Pope (noto orchestratore di parecchie celebri colonne sonore di autori importanti come John Williams e James Horner, tra gli altri), per proseguire con portate di arcinote arie d’Opera interpretate magistralmente dal compianto Luciano Pavarotti (“Celeste Aida” dall’Aida, “Cielo e mar” da La gioconda e “Nessun dorma” da Turandot), Renata Tebaldi (“O mio bambino caro” da Gianni Schicchi e “Un bel dì” da Madama Butterfly), Joseph Calleja (“La donna è mobile” da Rigoletto) e Joan Sutherland & Carlo Bergonzi (“Libiamo né lieti calici” da La Traviata). La sezione canzoni vede la comparsa swingante del gettonato Michael Bublé con il suo cavallo di battaglia “Sway”, il nostro Paolo Conte con l’abusata (in molte pellicole americane e italiane) “Via con me” e  Liz Phair con il rock melodioso di “Count on My Love”. Delle composizioni di Glass create apposta per il film fanno capolino solo due brani che identificano il tema di Zoe, la nipotina della Zeta-Jones in Sapori e dissapori, interpretata da Abigail Breslin, la dolcissima rivelazione di Little Miss Sunshine. I due pezzi, “Zoe & Kate Watch Video” e “Zoe Goes to Restaurant”, esprimono tutta la tenerezza dei sentimenti del giovanissimo personaggio, che ha da poco perso la madre, attraverso l’utilizzo di un accorato piano.

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