The Murder Collection

cover_claudio_simonetti_goblin_muder.jpgClaudio Simonetti’s Goblin
The Murder Collection (2014)
Deep Red/Self LP DR 001
LP: 9 brani – durata: 40’11”
CD: 11 brani – durata: 52’20”

Possono tastiere, chitarre, basso e batteria scuotere lo stomaco e suscitare paure ancestrali?  Si, se parliamo dei Claudio Simonetti’s Goblin e delle musiche horror più celebri nella storia della Settima e Ottava Arte!
Gli ex Daemonia, adesso i Goblin di Claudio Simonetti, dopo vari concerti in tutte le parti del globo, di enorme successo con sold out continui, escono con un nuovo album dal titolo molto poco rassicurante (e ci mancherebbe altro!), “The Murder Collection” (La raccolta dell’assassino): Simonetti alle tastiere, Bruno Previtali alle chitarre e al bouzuki, Federico Amorosi al basso e Titta Tani alle percussioni e batterie, da più di quindici anni insieme, reinterpretano le famose note da incubo dei più noti film di Dario Argento e George Romero.
Una performance, seppur nella maggior parte dei casi rispettosa degli arrangiamenti originali dei mitici Goblin (Claudio Simonetti, Agostino Marangolo, Fabio Pignatelli, Massimo Morante e Walter Martino), al cardiopalma, con virtuosismi da capogiro e virate esecutive verso nuovi lidi del terrore, mescolando il progressive, il rock, il metal e la dance in un susseguirsi di sussulti pentagrammati da brivido lungo la schiena.
Sfiderei chiunque a non trasalire di paura o sprofondare nell’antro più buio dell’anima ascoltando le note che hanno reso ancor più spaventosi, orripilanti, sanguinari e terrificanti i fotogrammi di film che hanno segnato indelebilmente i sogni notturni dei giovani di molteplici generazioni, a partire dagli anni ’70 fino ai nostri giorni: pellicole horror e thriller quali Profondo rosso, Suspiria, Tenebre, Zombi, Phenomena, Non ho sonno, Opera, Demoni (per la regia di Lamberto Bava, figlio di quel genio del brivido che è stato Mario Bava), racchiuse musicalmente in un Vinile e Cd da collezione in edizione limitata, con una cover grafica raccapricciante (fronte, una ragazzina malefica che tiene in braccio la bambola assassina di Profondo rosso con coltello insaguinato; retro, un libro aperto, un carillon con ballerina che specchiandosi mostra il suo volto scheletrico, una forbice, tutti oggetti colmi di sangue).
Ma non di solo genere orrorifico vive questo straordinario LP + CD, infatti al suo interno trovate due pezzi extrafilmici tratti da i primi album dei Goblin, dopo il grandissimo successo in tutto il mondo della colonna sonora di Profondo rosso, “Roller” (1976) e “Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark” (1978).
Inoltre, all’interno del compact disc sono stati inseriti due bonus track tratti da Opera e Demoni che non trovate nel vinile.  
I Claudio Simonetti’s Goblin (leggete e guardate il nostro reportage del concerto milanese e del loro incontro con i fan) sanno perfettamente come arricchire ogni singola nota di brani ampiamente eseguiti e ascoltati in miriadi di compilation varie ed eventuali, nonché negli album originali, con una carica esplosiva sonora oltre ogni dire, un suono magmatico: il basso di Amorosi diviene battito cardiaco dalle cadenze sincopate malefiche, le chitarre di Previtali un alternarsi di tiri incrociati fulminanti e agghiaccianti, la batteria di Tani un vulcano in eruzione di battiti energici ed estenuanti, e infine le tastiere di Simonetti che racchiudono tutta l’essenza melodica, leitmotivica della più grande delle paure in un film horror, il Tema Principale, quel Tema che rafforza l’ignoto e fa precipitare in quel pozzo senza fine che è il Male dentro ogni inquadratura. I leitmotiv di Simonetti fuoriescono da quelle tastiere e il basso, la batteria e la chitarra li elevano ancor di più verso quel punto di non ritorno che è la sublimazione della Paura in Note.       
L’ascolto di Demoni, Opera, Suspiria e dulcis in fundo Profondo rosso ne sono l’esempio più concreto e pauroso.    

 

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